Ester Cesile si racconta dal primo album al singolo Ragazza triste

Danilo Budite
02/01/2023

Ester Cesile si racconta dal primo album al singolo Ragazza triste

La giovane cantautrice emergente Ester Cesile ci ha parlato della sua musica e dei suoi lavori, dall’album Cento Lettere al singolo Ragazza Triste

Classe 1997, Ester Cesile è una giovane cantautrice emergente, che da poco ha pubblicato il suo nuovo singolo, Ragazza triste, un brano intenso ed emotivo che inaugura un nuovo capitolo del suo percorso artistico. Il nuovo singolo segue il primo EP, realizzato nel 2020, dal titolo Scrivo di te, e l’album Cento lettere, uscito nell’aprile 2022.  Ragazza triste si mette in scia ai precedenti lavori, tornando su temi cari come l’amore e la fragilità, ma rivisitandoli sotto una nuova ottica, con la prospettiva di poter amare ma di non poter ricevere in cambio quel grande amore. Proprio da questo tema siamo partiti nella nostra intervista con Ester, dalla genesi del nuovo singolo. “Ragazza triste chiude il percorso di Cento lettere e ne apre uno nuovo, con una visione dell’amore. Prima c’è una visione più romantica e adolescenziale dell’amore, qui invece m’interrogo se sono una ragazza capace di amare ma incapace di essere amata. C’è questo amore che cambia, la mia messa in dubbio come persona. C’è anche un timbro di scrittura più emotivo, ma anche più maturo”. Un cambio di prospettiva fisiologico, frutto di un periodo di domande che ha portato alla nascita del nuovo singolo.

L’amore è il tema fondante della musica di Ester, soprattutto coniugato con elementi di fragilità e tragicità. Una prospettiva peculiare sull’amore, di cui l’artista ci ha parlato con cura di dettagli: “Ho sempre pensato che l’amore è qualcosa che ci rende vulnerabili. Mostriamo la nostra intimità a una persona che è sostanzialmente sconosciuta e la paura di amare è fondamentale, benedetta possiamo dire. Ho un rapporto di amore e odio, per così dire, col sentimento dell’amore. Quando si cresce e si perde quella concezione di amore romantico nasce spontanea la riflessione sull’amore e sul tipo di persona che si vuole al proprio fianco. Credo che da adolescenti, essendo più innamorati del sentimento, tendiamo ad accontentarci, ma da adulti le cose cambiano e ragioniamo con più lucidità sull’amore”. Ma è peggio amare e non essere amati o il contrario? L’amore, come ci ricorda Ester Cesile, è un sentimento che perde forza quando diventa misurabile, per cui è molto difficile capire l’entità di un amore e la sua forza.

Sempre ragionando su Ragazza triste, emerge un parallelo tra la bellezza e la tristezza, come fossero due facce della stessa medaglia. Una bellezza fragile, che Ester ci spiega essere “una tristezza che ci rende belli, perché dal momento che abbiamo coscienza della nostra tristezza possiamo migliorarci. Quando ci accorgiamo delle cose che ci rendono triste capiamo che dobbiamo evitarla e quindi la tristezza, nel mio singolo, è bellezza perché ci rende migliori”. La tristezza come valore positivo, formativo, come generatore di bellezza, una tristezza che in tal senso può essere anche coniugata con la solitudine. “Ho sempre pensato – ci spiega Ester – che la solitudine mi appartenesse. Sono figlia unica e ho imparato a convivere con me stessa, arrivando anche a condividere poco con gli altri. La solitudine per me è un valore aggiunto, anch’essa è formativa perché una volta che si riesce a essere completi da soli si raggiunge una consapevolezza diversa. Quando riusciamo a stare bene con noi stessi possiamo stare bene con gli altri”.

Ester Cesile: dagli esordi a Ragazza Triste

La passione per la musica nasce presto in Ester. A 14 anni i genitori la iscrivono a una scuola di canto, mentre a 18 anni ha iniziato a scrivere i primi singoli. Un avvicinamento al cantautorato in linea con i suoi riferimenti, da Tenco a Cocciante, che l’hanno influenzata molto soprattutto a livello di mood, ereditandone una chiave malinconica che si percepisce nelle sue canzoni. La scrittura, soprattutto, è parte fondamentale del processo creativo di Ester: “Parto sempre dalla verità, dal mio vissuto, poi mi confronto sempre con le mie amiche e i miei amici. Tutto quello che vivo e ascolto entra nei miei brani, non c’è mai una canzone che nasce in maniera tecnica, ma la scrittura viene da qualche ispirazione, da domande e riflessioni”.

Col lavoro di Ester, arriviamo, dunque a Cento lettere, il suo primo album: “Io e il mio produttore siamo partiti dal voler creare un concept album. Siamo partiti dalla perdita dell’amore e abbiamo voluto creare una storia che va dall’inizio alla fine dell’album. Qualche anno fa ho incontrato un ragazzo che ha avuto tanta influenza su di me e mi ha portata a scrivere parte dell’album. C’è, quindi, una parte del disco molto sognante, in cui immagino come sarebbe stata la mia vita insieme a quella persona, e poi c’è la parte più reale, coi pensieri e le sensazioni che ho vissuto. L’idea era quella di rendere bella la perdita dell’amore, di descrivere come questa esperienza può arrivare a migliorarci”. Musica e scrittura, due componenti fondamentali nell’arte di Ester Cesile, che si condensano proprio nella lettera, riferimento che ha dato spunto al titolo dell’album e che esemplifica la dimensione intima della scrittura dell’artista.

Torniamo, quindi, all’amore, tema centrale, come detto, nella produzione di Ester e che cambia connotati da Cento Lettere a Ragazza triste. Un amore che, in linea con la società, odierna si fa più fluido: “Ricordo che alle Superiori lessi un libro di Baumann in cui veniva avanzata l’idea che l’amore eterno dura tre mesi. Questo perché viviamo in una società talmente liquida e frenetica che rende tutto soggetto al cambiamento. Abbiamo perso alcune abitudini dei nostri nonni e dei nostri genitori, adattarsi e riuscire a superare le avversità. Continuo a coltivare il sogno che ci sia un amore eterno, quell’amore che canto, ma credo che questa idea si sia persa”. Un amore tendente a esaurirsi, ma non completamente: “Credo che l’amore come passione sia destinato a esaurirsi, ma sicuramente rimangono il bene e l’affetto. Magari l’amore non resta, ma resta l’influenza dell’amore vissuto”. In chiusura Ester ci ha svelato i suoi piani per il futuro: “L’8 marzo farò un live al Teatro dei Marsi ad Avezzano, dove presenterà Cento Lettere, ma sopratutto Ragazza triste e i nuovi brani. Al momento sto lavorando al nuovo album, ma tutto è ancora in fase di lavorazione”. Un futuro da conquistare per Ester Cesile, che dopo Ragazza triste è pronta a continuare il suo percorso artistico.

 

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