Skip to main content

Come è morta Dalida: una tragedia annunciata dopo il suicidio di Luigi Tenco e le tante difficoltà della vita della cantante di Ciao Amore

La cantante Dalida è morta a Parigi il 3 maggio 1987 a 54 anni, dopo essere nata a Il Cairo nel 1933. Artista italiana dall’enorme talento, ha venduto più di 170 milioni di copie nel mondo, ottenendo il primo disco di diamante, creato appositamente per lei, dato il record raggiunto. Il marito di Dalida era Lucien Morisse, direttore di Raio Europe 1, ma dopo appena un mese dalle nozze la cantante decise di divorziare (i due erano fidanzati da sei anni), perché innamoratasi di un giovane pittore. In seguito ebbe una profonda storia d’amore come Luigi Tenco, subendo enormemente l’impatto della sua morte. Questa ha tormentato la vita della cantante, quasi inseguendola. Nel 1967 è stata travolta dal suicidio di Luigi Tenco, in seguito al quale Dalida provò a uccidersi nell’albergo Prince de Galles a Parigi, dove i due avevano soggiornato, per poi essere salvata dall’intervento repentino di una cameriera. Nel 1970 il suo ex marito, Lucien Morisse, si uccise sparandosi in testa, ma non è stato l’ultimo suo caro a compiere questo gesto, dato che in seguito dovette sopportare il suicidio di Richard Chanfray, compagno della cantante per molti anni, fino al 1981. Nel maggio del 1987 la morte della cantante: la causa della morte di Dalida è stato un suicidio per aver assunto una dose massiccia di barbiturici, insieme con un bicchiere di whisky. La cantante morì nel cuore della notte, tra il 2 e il 3 maggio, lasciando sul suo comodino un breve ma straziante biglietto: “La vie m’est insupportable. Pardonnez moi”, che vuol dire “Perdonatemi, ma la vita mi è insopportabile”.

Dalida e Luigi Tenco

Il primo disco di Dalida è del 1956 ma l’artista deve attendere un anno prima di ottenere il grande successo con Bambino, traduzione in francese di Guaglione, brano in napoletano cantato da Aurelio Fierro. In breve raggiunge il disco d’oro e il suo nome viene riconosciuto anche all’estero, mentre in Italia si assiste allo storico incontro di due splendide voci, quella di Dalida e Luigi Tenco, insieme al quale incide il brano Bang Bang. Immemore la loro partecipazione al Festival di Sanremo del 1967, cantando sul palco dell’Ariston la canzone Ciao Amore. Un’edizione della kermesse segnata dal suicidio di Luigi Tenco, che la spinse a lasciarsi alle spalle Sanremo, al fine di far saltare la manifestazione in segno di rispetto, sperando anche nella solidarietà dei suoi colleghi in un momento di totale sconforto. Posti l’uno nella vita dell’altra dai rispettivi produttori, che decisero di farli partecipare a Sanremo, si ritrovarono inevitabilmente attratti, scoprendo tanti elementi in comune e iniziano a frequentarsi nell’ombra, tra Italia e Francia, senza dare troppo nell’occhio. Il motivo? Una fidanzata segreta di Luigi Tenco, ancora oggi sconosciuta, con la quale il cantante sarebbe stato per due anni. Animi feriti, quelli di Dalida e Tenco, portati all’autodistruzione e incompresi da tutti, anche dalle persone loro più vicine. La canzone Ciao Amore di Luigi Tenco e Dalida venne eliminata dalla finale del Festival di Sanremo nel 1967 e secondo le indagini questo portò il cantante al suicidio con un colpo di pistola. Dalida venne interrogata e quando tornò a casa decide di togliersi la vita. Alla famiglia raccontò di voler andare in Italia per incontrare la famiglia di Luigi Tenco, ma invece andò a Parigi all’Hotel Prince de Galles nella stessa stanza dove soggiornava con il cantautore. Il tentato suicidio venne sventato da una cameriera che riuscì ad avvertire in tempo l’ospedale. Dalida assunse una dose di barbiturici e restò in coma per sei giorni.

Dalida e Luigi Tenco

Giancarlo Spinazzola

Giornalista professionista classe '87, diverse le esperienze maturate soprattutto in ambito sportivo. Inviato per il calciomercato e le Universiadi ma anche per eventi di politica interna ed esteri, dal vertice bilaterale Italia-Francia alle elezioni. Ex direttore di Road2Sport e F1world, sono redattore per varie testate web e collaboro nella redazione sportiva della tv regionale campana Canale 21