Skip to main content

Black Out Vite Sospese è la nuovo fiction di Rai 1, in onda a partire da stasera. La vicenda sembra ispirata a fatti realmente accaduti: è davvero così?

Un mistery in prima serata, per i telespettatori di Rai 1. Va in onda a partire da stasera, lunedì 23 gennaio 2023, la fiction in quattro puntate Black Out Vite Sospese, una produzione italo-tedesca in quattro puntate con protagonisti Alessandro Preziosi e Rike Schmid. Alla regia c’è invece Riccardo Donna, già regista di Un medico in famiglia, Le ragazze di Piazza di Spagna e della seconda stagione di Non dirlo al mio capo. La serie, di genere thriller, vede una serie di personaggi incrociarsi all’interno del lussuoso hotel di una stazione sciistica in Trentino Alto Adige, dentro al quale resteranno però bloccati a causa di una valanga. In attesa dei soccorsi, verranno a galla misteri e segreti che sarebbe stato meglio non rivelare. Una storia avvincente, che ricorda per certi versi fatti realmente accaduti. Quali? Ed è davvero una fiction ispirata a una storia vera? Black Out Vite Sospese è ambientato durante le vacanze di Natale in un albergo di lusso nella Valle del Vanoi, dove diverse persone si ritrovano a passare un po’ di tempo sulla neve. Se non fosse che, appunto, una valanga li blocca tutto all’interno dell’hotel. Un particolare che a molti ha ricordato la tragica vicenda di Rigopiano, la località turistica posta sulle montagne abruzzesi che nel 2017 fu teatro di una valanga che isolò la struttura fino al mattino seguente. Quando arrivarono i soccorsi, si scoprì che 29 delle 40 persone presenti nell’albergo, tra ospiti e personale, erano morti.

Contrariamente a quanto molti pensano, però, Black Out Vite Sospese non ha nulla a che vedere con i fatti di Rigopiano: a confermarlo sono stati sia l’autore del soggetto Valerio D’Annunzio che la presidente di Rai Fiction Maria Pia Ammirati. I due hanno precisato in un’intervista che la serie non è in alcun modo ispirata a fatti realmente accaduti. Va comunque aggiunto che il topos degli sconosciuti bloccati in uno stesso luogo da cause di forza maggiore è uno spunto narrativo ricorrente di molti mistery, gialli e thriller. La prima a usarlo fu la scrittrice britannica Agatha Christie, nel romanzo del 1934 Assassinio Sull’Orient Express, e da lì molti altri autori hanno tratto ispirazione dalla sua opera nei modi più variegati, da Stephen King (Shining, romanzo del 1977, è ambientato proprio in un hotel isolato in inverno, anche se al suo interno ci sono solo tre componenti di una famiglia) fino a Quentin Tarantino (il film del 2015 The Hateful Eight vede degli sconosciuti rintanati dentro un emporio isolato in mezzo a una tempesta di neve).

Black Out vite sospese personaggio Alessandro Preziosi a chi è ispirato

Protagonista della serie Rai Black Out Vite Sospese è Alessandro Preziosi, 49enne attore napoletano noto per aver lavorato in produzioni come Elisa di Rivombrosa, La masseria delle allodole, I Viceré, Maschi contro femmine e La vita bugiarda degli adulti. In questa nuova fiction Rai interpreta Giovanni Lo Bianco, un broker finanziario di mezza età che, dopo l’improvvisa morte della moglie deve riscoprirsi padre. Si reca infatti all’hotel in Trentino Alto Adige con i suoi due figli adolescenti, Riccardo ed Elena, per i quali ha organizzato una vacanza senza badare a spese. Ovviamente c’è chi si è chiesto se la sua figura in particolare sia ispirata a qualche personaggio realmente esistito, ma anche in questo caso la risposta è negativa. Giovanni Lo Bianco è interamente frutto della fantasia degli sceneggiatori di Rai Fiction.

Mariaclaudia Catalano

Giornalista pubblicista, inviata d’assalto classe ‘89, una vita in radio e al tg, content editor per vocazione. Convertita al SEO non posso più farne a meno