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Dove si trova San Vito di Cadore, location di Un passo dal cielo 7: cosa vedere e cosa fare in questo paradiso delle Dolomiti

La fiction Rai Un passo dal cielo 7 ha acceso la curiosità del pubblico per San Vito di Cadore, splendida località turistica tutta da scoprire. C’è tanto da dire su questo piccolo e caratteristico borgo da circa duemila abitanti, ma soprattutto su tutto ciò che lo circonda. San Vito di Cadore si trova infatti a pochi kilometri da Cortina d’Ampezzo, il che lascia ben intendere come sia completamente immerso nella natura. Ci troviamo a 1011 metri d’altezza e, guardandoci intorno, potremo ammirare le montagne del Sorapis. Le cime più vicine sono invece quelle del Monte Pelmo e del Monte Antelao. San Vito di Cadore, location di Un Passo dal cielo 7, rientra nell’ampia provincia di Belluno, nello specifico nell’area del Cadore. Qui siamo a un passo dalle Dolomiti, che il mondo ci invidia (si tratta di un’area protetta, dichiarata Patrimonio dell’Unesco). Per quanto possa sorprendere, trattandosi di un’area di montagna, il sole fa capolino per quasi tutto l’anno, il che consente piacevoli escursioni verso il torrente Boite, ad esempio, cimentandosi magari in un po’ di hiking lungo i tanti sentieri ben curati.

A ciò però si aggiungono degli inverni alquanto rigidi, che fanno la fortuna del settore turistico, considerando come l’eventuale assenza di neve manderebbe in crisi l’intera area. La storia di San Vito di Cadore ha inizio nel 1200, quando venne eretta un’antica chiesa, intorno alla quale si è poi sviluppato l’intero abitato. Questo è però il resoconto urbano ma in termini di presenza umana, l’area è di certo abitata fin dall’epoca preistorica, stando agli studi dei ricercatori. Lo conferma il ritrovamento di uno scheletro nell’area Mondeval de Sora, a 2200 metri d’altezza. Una scoperta esaltante, che ha ridato vita, in qualche modo, a un cacciatore vissuto più di 7500 anni fa, oggi noto come l’uomo di Mondeval (è possibile ammirarlo presso il Museo di Selva di Cadore).

L’area ha subito una vera e propria regolamentazione urbana nel XIII secolo, con l’introduzione delle Regole, che sono strutture di organizzazione create per la gestione della comunità in toto, pascoli e boschi compresi, ancora oggi attive. Nel 1400 il territorio è divenuto possedimento della Repubblica di Venezia, trasformandosi di fatto nel confine con l’Impero asburgico. Un limite delineato in maniera precisa dalla muraglia lunga quasi 2 km eretta nel 1700. La caduta di Venezia ne cambia il destino, divenendo parte del Regno Lombardo Veneto, alle dipendenze dell’Austria. Oggi è nota come meta turistica ma non si tratta affatto di una novità per San Vito di Cadore, che grazie anche ad un Passo dal Cielo 7 è considerata zona di villeggiatura, per così dire, già dalla metà dell’Ottocento. È però a partire dal 1950, circa, che l’incremento turistico raggiunge dimensioni eclatanti.

Oggi chi pensa a questo luogo, ha in mente le piste da sci, Un passo dal cielo e gli sterminati percorsi di hiking. C’è però spazio anche per l’artigianato a San Vito di Cadore, molto sviluppato e incentrato quasi interamente sulla lavorazione del legno. Non manca inoltre la cultura, come dimostra il famoso San Vito Blues & Soul Festival, che consente di esaltare anche il settore enogastronomico del territorio. L’Italia è infatti la terra del cibo e del vino a ogni latitudine e qui, a un passo da Cortina d’Ampezzo, non si fa differenza. Da assaggiare di certo la polenta gialla di mais dura che, stranamente, si taglia a fette, i formaggi e la soppressa di maiale, tra i salumi tipici da non perdere. L’elenco è alquanto lungo e comprende anche salsicce a grana grossa, casunziel (ravioli, o quasi), il Piave stagionato e molto altro.

Un passo dal cielo 7 San Vito di Cadore cosa vedere

Chiunque sia interessato a visitare le location di Un passo dal cielo 7, andando alla scoperta di un territorio maestoso, troverà utile scoprire cosa vedere a San Vito di Cadore e non solo, perdendosi nei suoi dintorni paesaggistici. L’area più famosa è di certo quella del Lago di Mosigo, noto anche tra i locali come lago di San Vito. Ci si arriva in breve, ma in auto, partendo dal centro del borgo. Una volta arrivati, però, non temete di trovarvi da soli in mezzo al nulla. I turisti qui vengono trattati con ogni cura e infatti non mancano bar, parco giochi e parcheggio per macchine e moto. Si tratta di un bacino artificiale dalle dimensioni non eccessive, che si incastra però in un’area da sogno. Tutt’intorno si ergono infatti l’Antelao, il Sorapis, il Pelmo e la Croda Marcora. Considerando come non sia molto grande, consente a chiunque, anche ai meno allenati, di fare un giro completo. Proprio qui sono state girate alcune scene di Un passo dal cielo, così come accaduto anche presso il lago di Braies, forse il più celebre di questo territorio montuoso.

Abbiamo già citato l’uomo di Mondeval, che merita una visita, così come la località di Mondeval De Sora, a 2200 metri d’altezza. Si può arrivare al luogo del ritrovamento attraverso il Passo Giau, ben segnalato e molto frequentato. Da un museo all’altro, da quello del cacciatore preistorico al Museo Etnografico delle Tradizioni Popolari, che consente di conoscere a fondo la storia del luogo, tra tradizioni e cultura. Nei dintorni di San Vito troviamo anche Cibiana di Cadore, borgo raggiungibile in 30 minuti, in auto. Qui la tradizione è ancora viva e la modernità non domina. Un totale di circa 500 abitanti, tanta natura e molta tranquillità. L’attrazione principale sono le case in pietra, tipiche del posto, che resistono da secoli. Circa 50 sono state inoltre decorate all’esterno con dei graffiti maestosi, che raccontano la storia del paesino, ora noto come Paese dei Murales. Giunti così vicini a Cortina d’Ampezzo, sarebbe impensabile non visitarla e magari soggiornarci per un po’. È la località più celebre delle Dolomiti, senza dubbio, e dista appena 11 km.

Che si voglia sciare o meno, il centro cittadino merita due passi, tra moda, bar e localini di vario genere. Il tutto corredato da una cornice mozzafiato. Oltre ad ammirare il paesaggio, però, cosa fare a San Vito di Cadore e dintorni? Indubbiamente gli sport invernali sono tra le attrazioni principali per il turismo. Parliamo quindi di sci, snowboard e alpinismo, con aree anche per i meno sportivi. Basti pensare alla Ski Area San Vito, ideale per le famiglie e principianti, così da imparare senza correre rischi. Se queste attività hanno però una scadenza, data la necessità della neve (alpinismo a parte), differente il discorso per il trekking. Tutto l’anno ci si può cimentare in lunghi percorsi, suddivisi per difficoltà, passando dal giro del Col della Pausa al Col de chi da Os. Concludiamo, infine, con la passione per la bici, che porta gli appassionati presso la Lunga Via delle Dolomiti, che si estende per circa 50 km. Come perdersela.

San Vito di Cadore dove si trova

Luca Incoronato

Giornalista pubblicista, orgoglioso classe '89. Mai avuto alternative alla scrittura, dalle poesie d'amore su commissione in terza elementare al copywriting. Appassionato di cinema e serie TV, pare io sia riuscito a farne un lavoro