Anticipazioni il Patriarca 28 aprile: la scelta contro i Bandera

Anticipazioni il Patriarca 28 aprile: la scelta contro i Bandera

Il Patriarca: cosa succede nella puntata del 28 aprile? Scopriamo le anticipazioni della terza puntata della fiction Mediaset con Claudio Amendola.

Torna in tv Claudio Amendola, questa sera con la terza puntata de Il Patriarca, la serie Mediaset in onda in prima serata ogni venerdì su Canale 5. Ispirata alla serie di successo Vivere senza permesso, prodotta in Spagna a partire dal 2018, Amendola interpreta Nemo Bandera, un imprenditore pugliese di successo che però è anche un narcotrafficante, e che scopre all’improvviso di essere malato di Alzheimer. La serie conta in tutto 12 episodi, che vanno in onda a coppia di due una volta settimana: con i due di questa sera, dunque, arriviamo a metà della stagione.

Questa sera secondo le anticipazioni della terza puntata del 28 aprile di Il Patriarca vedremo Nemo affidare sempre maggiore responsabilità a Malcolm, causando così un sempre più grande fastidio e gelosia in Mario. Nel frattempo, Elisa (Giulia Bevilacqua), l’avvocatessa fidanzata proprio con Mario, prende la decisione definitiva di candidarsi a sindaca di Levante. Una scelta che la pone espressamente contro la famiglia Bandera. Lara (Nerva Leoni), figlia primogenita di Nemo, trova invece lavoro in una fabbrica, ma questa avventura si chiude molto in fretta: Mario, mettendosi contro la volontà di Nemo, decide di far chiuedere la fabbrica a causa dei problemi in cui versa la Deep Sea. Nemo è deciso più che mai a risollevare le sorti della sua azienda, e decide quindi di fare arrivare un altro carico di droga. Questa volta, però, dovrà essere l’ultimo.

Il Patriarca riassunto

Il Patriarca è la nuova fiction del venerdì sera di Canale 5, in onda alle 21.30 ogni settimana. Racconta la storia di Nemo Bandera (Claudio Amendola), un ricco imprenditore pugliese della fittizza cittadina di Levante, a capo dell’azienda ittica Deep Sea, ereditata a suo tempo dal suocero. Nemo è però anche un potente trafficante di droga di lungo corso, e grazie a questa attività è divenuto un influente boss locale e ha fatto successo come imprenditore. Nella prima puntata della serie, mentre si sta avvicinando ai 60 anni, Nemo scopre di essere affetto dalla sindrome di Alzheimer, ma decide di non dire nulla alla sua famiglia. Matura così la decisione di ritirarsi dagli affari, completando un ultimo affare illecito prima di lasciare la propria azienda ai figli.

Una decisione che subito crea qualche attrito con Mario Rizzi, avvocato e figlioccio di Nemo, che era convinto che sarebbe stato lui a ereditare il potere nella famiglia. La situazione si complica quando Nemo scopre che Buscemi, un ex poliziotto sul suo libro paga, ha intenzione di tradirlo e far passare il potere della sua organizzazione criminale a Tigre, un altro narcotrafficante al momento in carcere. Marco Ferro, il luogotenente di Nemo, lo avvisa che Buscemi non sta seguendo gli ordini e non ha corrotto il giudice che doveva impedire di staccare la spina ad Ada (la prima moglie di Nemo, da cui ha avuto la figlia Lara; Ada si trova da temo in coma); così Nemo affronta Buscemi e lo uccide, ma viene visto da un bambino che stava guidando un drone.

Inizia così una lotta per il potere che coinvolge diversi soggetti che gravitano attorno a Nemo Bandera, ma anche i suoi stessi figli. Tra cui proprio Lara, la primogenita e quella che sembra la meno interessata di tutti a ereditare l’attività paterna.

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