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Il giudice meschino è ispirato ad una storia vera: Alberto Lenzi nella realtà e i fatti di cronaca accaduti nella fiction

Rimarrà amareggiato chi si chiede il vero giudice meschino ma sarà interessato ai fatti realmente accaduti che costituiscono la trama della fiction con Luca Zingaretti ispirata a sua volta al libro omonimo di Mimmo Gangemi. Con la regia di Carlo Carlei la miniserie risale al 2014 come prima tv ma viene spesso riproposta in replica, sia il romanzo che la miniserie sono tratti da una storia vera, in parte. Alberto Lenzi, questo il nome del giudice protagonista interpretato dall’attore de Il Commissario Montalbano, è una figura di fantasia che ha un figlio e una ex moglie. Lavora come procuratore a Reggio Calabria e viene definito meschino perché la classica figura omertosa che preferisce fare il minimo indispensabile e chiudere gli occhi davanti alle attività criminali. I fatti realmente accaduti contenuti ne Il giudice meschino prendono corpo quando Lenzi decide di cambiare rotta alla sua carriera e di iniziare realmente ad interessarsi degli affari loschi del territorio. Tutto nasce perché un suo collega, a cui era molto legato, viene ucciso dalla criminalità e questo evento lo porta a cambiare visione delle cose. I fatti di cronaca sono realmente radicati al territorio calabrese e per la prima volta, prima del film Gomorra, parlano della storia vera legata al traffico dei rifiuti tossici che dal Nord Italia arrivano al Sud.

Il Giudice Meschino e i fatti realmente accaduti

Luca Zingaretti all’epoca della prima messa in onda della fiction in cui nel cast è presente anche la moglie Luisa Ranieri definì la trama de Il giudice meschino come fatti realmente accaduti di grandissima attualità. Infatti a poca distanza dalla miniserie vista su Raiuno, fu scovata a Brescia una discarica di rifiuti. Un altro tratto che può far definire la fiction in replica su Raiuno una storia vera è anche il racconto della situazione delle carceri in Italia e il ruolo dei collaboratori di giustizia ovvero nella difficoltà del riuscire a distinguere rivelazioni vere da quelle false e riuscire a trattare senza permettere ai testimoni di ritornare al loro destino criminale, truffando di fatto lo Stato.

Il giudice meschino è stato girato a Reggio Calabria ed è una delle prime serie italiane che parla di ‘Ndrangheta. Un altro tema trattato, in realtà già al centro di Romanzo Criminale la serie del 2008, è la collusione tra Stato e Mafia. L’argomento non viene trattato esplicitamente come nel prodotto Sky che racconta l’epopea della Banda della Magliana ma all’interno de Il Giudice Meschino questo aspetto viene solo accennato, adombrato tra un fatto realmente accaduto e l’altro rispettando il libro. Proprio per questo la fiction con Luca Zingaretti venne definita nella sua prima messa in onda un prodotto coraggioso che a tutti gli effetti ha fatto da apripista ad altre serie e fiction che hanno parlato di criminalità organizzata e degli affari loschi che incidono sul territorio. Per concludere non esiste veramente il giudice meschino Alberto Lenzi nella realtà come persona fisica, ma il personaggio vive una vera storia di cronaca del nostro Paese.

Mariaclaudia Catalano

Giornalista pubblicista, inviata d’assalto classe ‘89, una vita in radio e al tg, content editor per vocazione. Convertita al SEO non posso più farne a meno