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È morto Helmut Berger: è stato uno dei volti più amati del cinema italiano negli anni Settanta, grazie anche alla sua relazione con Luchino Visconti.

Lutto nel mondo del cinema: è morto Helmut Berger, celebre attore austriaco che aveva lavorato a lungo in Italia, in particolar modo negli anni Settanta. Il decesso è avvenuto a Salisburgo, dove viveva, nella mattina di giovedì 18 maggio 2023, e la notizia è stata poi resa pubblica nel pomeriggio del giorno stesso. Non sono note le cause esatte della morte, al momento, ma diverse fonti riportano che Helmut Berger sia morto serenamente nella propria casa. L’attore austriaco aveva 78 anni.

Nato a Bad Ischl nel 1944 con il nome di Helmut Steinberger, era entrato nel mondo dello spettacolo, dopo alcune esperienze nel settore alberghiero e della ristorazione, all’età di 18 anni iniziando a lavorare come modello. Aveva così lavorato prima a Londra e poi si era trasferito in Italia, dove aveva frequentato i corsi di teatro dell’Università per stranieri di Perugia. Successivamente, Helmut Berger aveva lasciato la città umbra per spostarsi a Roma, continuando a fare il modello ma iniziando anche a lavorare come assistente cinematografico, arrivando infine a fare l’attore.

Il suo nome è divenuto celebre soprattutto in relazione a quello del celebre regista Luchino Visconti, per cui Berger fu sia attore in diversi film sia compagno di vita. La loro relazione durò fino al 1976, anno della morte di Visconti, e dopo questa data la carriera dell’interprete austriaco entrò in declino, anche a causa della depressione in cui era caduto dopo la morte del compagno. Nel 1977, Helmut Berger rischiò di morire per un’overdose di stupefacenti. Nel 1994 sposò a Roma la scrittrice Francesca Guidato, ma il matrimonio terminò già tre anni dopo, principalmente a causa dei problemi di alcolismo di Berger. Negli ultimi anni, aveva denunciato di vivere in ristrettezze economiche, accusando le produzioni cinematografiche italiane di non avergli versato i contributi pensionistici che gli spettavano.

Helmut Berger film

Come detto, la carriera da attore di Helmut Berger è stata legata soprattutto a quella del regista Luchino Visconti, di cui è stato a lungo il compagno. Proprio l’autore milanese lo aveva fatto debuttare nel 1967, in un episodio del film Le streghe, e successivamente i due hanno lavorato assieme nelle pellicole: La caduta degli dei, Ludwig e Gruppo di famiglia in un interno. In quegli anni, Helmut Berger divenne piuttosto noto nel cinema italiano, arrivando a lavorare in film di altri importanti registi: Il giardino dei Finzi Contini di Vittorio De Sica (1970), Una farfalla con le ali insanguinate di Duccio Tesari (1971) e La colonna infame di Nelo Risi (1972).

Helmut Berger ebbe modo di recitare anche in film di registi stranieri come Larry Pierce (Mercoledì delle ceneri, 1973) e Joseph Losey (Una romantica donna inglese, 1976). Dopo la morte di Visconti apparve in alcune pellicole negli anni successivi (Il grande attacco di Umberto Lenzi, nel 1978); Mia moglie è una strega di Castellano e Pipolo, nel 1980) per poi sparire dalle scene. Ebbe un breve periodo di rinascita alla fine degli anni Ottanta, quando apparve nel film di Jesus Franco I violentatori della notte (1988) e poi ne Il Padrino – Parte III di Francis Ford Coppola (1990). L’ultima fatica di Helmut Berger era stato, nel 2019, il film Liberté, diretto da Albert Serra.

Mariaclaudia Catalano

Giornalista pubblicista, inviata d’assalto classe ‘89, una vita in radio e al tg, content editor per vocazione. Convertita al SEO non posso più farne a meno