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L’Aida all’Arena di Verona è il grande spettacolo di questa sera su Rai 1, con l’opera di Giuseppe Verdi che va in scena in uno scenario unico al mondo.

Un evento speciale, quello di questa sera su Rai 1, che a partire dalle ore 21.00 di venerdì 16 giugno 2023 trasmetterà in mondovisione l’allestimento dell’Aida di Giuseppe Verdi curato da Stefano Poda. Un evento speciale, per inaugurare la centesima edizione dell’Arena di Verona Opera Festival, con uno spettacolo unico che incarna lo spirito stesso dell’Arena e del suo celebre festival fin dalla prima edizione, andata in scena nel 1913.

L’opera è stata scritta da Giuseppe Verdi, ed è andata in scena per la prima volta nel 1871 presso il Teatro dell’Opera del Cairo, in Egitto, paese il cui governante, il khadivé Ismail Pascià, ne aveva commissionato la realizzazione al compositore parmense. L’occasione era la celebrazione dell’apertura del Canale di Suez, avvenuta nel 1869, e l’evento ebbe una portata veramente considerevole, tanto che il libretto scritto da Antonio Ghislanzoni poté basarsi su un soggetto appositamente scritto dal noto egittologo francese Auguste Mariette, primo direttore del Museo Egizio del Cairo.

La trama dell’opera è ambientata durante una guerra tra l’Egitto e l’Etiopia. Aida, figlia del re etiope, viene catturata dagli egiziani e fatta schiava, ma durante la prigionia la ragazza s’innamora di Radames, comandante delle truppe egiziane, che ricambia il sentimento. Quest’ultimo, però, è anche promesso ad Amneris, la figlia del faraone, ed è quindi il futuro regnante designato del paese. In seguito a un’altra guerra, anche Amonasro, re d’Etiopia e padre di Aida, viene fatto prigioniero, e convince così la figlia a sfruttare il suo ascendente su Radames per farsi rivelare il percorso che seguiranno le truppe egiziane di ritorno in patria. Radames cede all’inganno e si autodenuncia in quanto traditore e viene condannato, nonostante le preghiere di Amneris, e dunque sepolto vivo. Aida, sconvolta per ciò che ha fatto e ancora innamorata del condottiero, si fa seppellire al suo fianco.

Quella dell’opera verdiana è una storia melodrammatica e fastosa, conosciuta in tutto il mondo. Come detto, è quello che potremmo definire come dramma storico, a livello di trama, ma in realtà di storica c’è solo l’ambientazione. La vicenda è stata ispirata da un noto egittologo come Auguste Mariette, grande conoscitore della storia dell’Antico Egitto, ma la storia da lui scritta (e poi arricchita da Antonio Ghislanzoni) non è ispirata a fatti realmente accaduti. Infatti, non è nemmeno indicata la precisa collocazione temporale dell’Aida, se non quella dell’Antico Regno, ovvero il periodo della storia egizia che va dal 2700 a.C. al 2160 a.C.

Aida significato opera

La storia dell’Aida è di semplice interpretazione, a livello di significato. Essa racconta una tipica storia d’amore travagliata: lei è la principessa di un paese nemico, lui il condottiero ed erede al trono d’Egitto, già promesso in sposa a un’altra donna. Un amore forte ma impossibile, che si scontra con la ragion di stato: quella di Radames, che non può sposare Aida, figlia del re nemico; quella di Aida, convinta dal padre a ingannare Radames per ragioni politiche. E una simili vicenda non può che terminare in tragedia, con Radames che accetta la punizione inflittagli per il suo errore e Aida che accetta di morire con lui, poiché solo nella morte i due potranno stare assieme.

In un senso più ampio, l’opera di Giuseppe Verdi è una glorificazione del passato e del presente (del 1871) dell’Egitto, un paese che all’epoca voleva imporsi come una grande potenza mondiale progredita dopo l’apertura del Canale di Suez, e per questo voleva autocelebrarsi con un evento artistico di portata globale, realizzato da uno dei maggiori compositori al mondo.

Valerio Moggia

Nato a Novara nel 1989, è il curatore del blog Pallonate in Faccia, ha scritto per Vice Italia e Rivista Undici, e collabora con la rivista digitale Linea Mediana.