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Alessandra Santoro ha diffuso sui social un messaggio relativo alla grave malattia da cui è affetta: spieghiamo chi è e di cosa si tratta esattamente.

Sta facendo molto discutere online il caso di Alessandra Santoro, la donna che ha chiesto aiuto sui social contro la malattia da cui è affetta. Anzi, le malattie, perché si tratterebbe di due differenti disturbi abbastanza rari: la sindrome di Behçet e la spondilite anchilosante. Il suo caso è diventato piuttosto popolare online, a partire dalla recentissima apertura di un canale TikTok @aiutatemistomorendodasola, in cui Alessandro Santoro pubblica video raccontando la sua condizione. Il primo video pubblicato risale ad appena tre giorni fa, ma il profilo TikTok ha già superato, in questo momento, 11.000 follower. Sul canale social è inoltre prese un link a una pagina di GoFundMe, piattaforma attraverso la quale è possibile fare delle donazioni per aiutare la donna: la campagna è stata aperta a fine aprile 2023 con l’obiettivo di raggiungere quota 10.000, e in questo momento è quasi arrivata a 4.000.

Le poche cose che si sanno su Alessandra Santoro sono quelle che lei stessa ha scritto nella presentazione della raccolta fondi su GoFundMe. Racconta di avere 50 anni e di soffrire della sindrome di Behçet e della spondilite anchilosante, “patologie tardivamente diagnosticate”. Il motivo per cui Alessandra chiede aiuto online è perché oggi vive con una pensione d’invalidità di 320 euro al mese, è rimasta sola e sta finendo i propri risparmi. Aggiunge di avere una cagnolina di nome Jolie. Su di lei non ci sono altre informazioni disponibili al momento. La donna ha anche un profilo Facebook, in cui ci sono pochissime foto: la più vecchia risale al 2018, e raffigura un uomo irriconoscibile che cammina in un prato, dando le spalle alle camera; poi più nulla fino a un video dello scorso maggio, in cui Alessandra Santoro parla della sua malattia.

Alcuni utenti online hanno accusato Alessandra Santoro di avere ideato una truffa e di stare fingendo per ottenere soldi dalle persone, fingendosi malata, accuse che lei ha smentito categoricamente. Non avendo altre informazioni sul suo caso

Cosa è la sindrome di Behçet e cosa è la spondilite anchilosante

Come abbiamo detto, Alessandra Santoro è affetta da due differenti malattie autoimmuni, la sindrome di Behçet e la spondilite anchilosante, a di cosa si tratta esattamente? Proviamo a spiegare in maniera semplice in cosa consistono queste due poco note condizioni di salute. La sindrome di Behçet è un’infiammazione cronica dei vasi sanguigni che può causare ulcere dolorose della bocca e dei genitali, lesioni cutanee e problemi oculari. È una malattia molto rara, che si presenta sia negli uomoni che nelle donne, solitamente intorno ai 20 anni d’età, e in particolare nelle zone lungo la via della seta, dal Mar Mediterraneo alla Cina. La causa della sindrome non è ancora nota, anche se pare sia collegata al gene denominato HLA-B51. Non esiste una cura specifica per questa malattia, ma alcuni trattamenti possono permettere di alleviare i sintomi, in particolare corticosteroidi e altri immunosoppressori.

La spondilite anchilosante, invece, è una patologia sistemica caratterizzata da infiammazione dello scheletro assile, delle grandi articolazioni periferiche e delle dita; lombalgia notturna; rigidità del rachide; cifosi accentuata; sintomi costituzionali; aortite; anormalità della conduzione dell’impulso cardiaco; uveite anteriore. La manifestazione più frequente di spondilite anchilosante è la lombalgia infiammatoria, che si verifica generalmente di notte. Questo disturbo è generalmente più diffuso tra i maschi che tra le donne, e si manifesta prevalentemente tra i 20 e i 40 anni d’età. Anche per questa malattia non esiste una cura definitiva, ma è possibile seguire un trattamento che consente di alleviare il dolore, mantenere la mobilità articolare e prevenire il danno d’organo terminale. La terapia consiste nel ricordo a farmaci antinfiammatori non steroidei e un frequente esercizio fisico.

Valerio Moggia

Nato a Novara nel 1989, è il curatore del blog Pallonate in Faccia, ha scritto per Vice Italia e Rivista Undici, e collabora con la rivista digitale Linea Mediana.