Skip to main content

Instant Family è un film con Mark Wahlberg e Rose Byrne nel ruolo di genitori che adottano tre fratelli: la pellicola è tratta da una storia vera

La trama del film Instant Family ruota attorno a una coppia che decide di mettere su famiglia e che decide di adottare un bambino. Si sentono persone meravigliose e altruiste, finché non si ritrovano improvvisamente con tre bambini scatenati in casa. Una pellicola che stringe il cuore e che racconta tutte le difficoltà sull’adozione e la convivenza per far funzionare quella che a tutti gli effetti è una nuova famiglia. Instant Family si conclude con un lieto fine e con i tre bambini che dopo varie vicissitudini diventano ufficialmente figli della coppia. A sorpresa il film è tratto da una storia vera che riguarda in prima persona il regista, infatti tutto quello che viene raccontato prende spunto dalla vita di Sean Anders, regista e sceneggiatore di Instant Family. Il direttore ha adottato tre bambini insieme alla moglie Beth e aveva già scritto un saggio per la rivista TIME dove raccontava quanto successo alla sua vita e come questa scelta avesse cambiato tutto. Sean Anders aveva dichiarato che lui e sua moglie avevano discusso per anni sull’opportunità di avere o meno dei figli e che per molto tempo avevano pensato di non poterselo permettere. Il regista di Instant Family  ha poi rivelato che, una volta raggiunta la stabilità finanziaria, lui e la sua compagna erano già troppo avanti con l’età ed erano preoccupati di aver perso l’attimo necessario per avere figli ma sapevano che i bambini avrebbero reso la loro vita più grande, così un giorno ha scherzato e ha proposto di adottare un bambino di cinque anni. Sorprendentemente, sua moglie accettò l’idea e la coppia adottò tre fratelli nel 2012. Al momento dell’adozione avevano sei, tre e 18 mesi, ora Johnny ha 17 anni, Cha-Cha ne ha 13 e Josh invece 12.

Instant Family storia vera: la famiglia ha ispirato il film

In realtà ciò che non si sa sulla storia vera di Instant Family è che Sean Anders è stato ispirato sia per il film che per la sua vicenda personale dalla scelta della coppia composta da Anthony Bryant e sua moglie Aleisha che hanno deciso di adottare contemporaneamente ben cinque figli. In quanto potenziali genitori affidatari, la coppia di Long Island sapeva che il telefono poteva squillare in qualsiasi momento con la notizia di un bambino bisognoso di una casa. Sono rimasti sbalorditi quando la loro assistente sociale ha chiamato chiedendo se volevano accogliere una serie di cinque fratelli, di età compresa tra i 4 e i 16 anni. Dopo un po’ di perplessità la coppia che ha ispirato il film Instant Family ha cambiato idea quando hanno saputo che i fratelli – Elizabeth, Anthony, James, Joshua e Messiah – sarebbero stati separati se nessuno avesse accettato di accoglierli tutti. Il loro passato è tragico: hanno trascorso anni con una madre single e tossicodipendente che li ha trascurati ed è proprio questo dettaglio che è stato riproposto nella pellicola con Mark Wahlberg. Una settimana dopo la scelta, i Bryant sono diventati una “Instant Family”.

Claudio Cafarelli

Giornalista pubblicista, laurea in Economia, fondatore di Contrataque nel 2012 e di MinutiDiRecupero nel 2020. Appassionato di SEO e ricerca di trend, ho lavorato come copywriter e content manager per agenzie italiane e straniere con particolare attenzione alla scrittura e indicizzazione di contenuti. Dopo aver coltivato una lunga esperienza nella scrittura di trasmissioni televisive e radiofoniche, lavoro per l'agenzia di marketing digitale Jezz Media come responsabile editoriale per l'Italia. Mi occupo della costruzione di piani editoriali facendo riferimento ad analisi trend e volumi di ricerca in chiave SEO e della stesura ed ottimizzazione di articoli e testi per siti web