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Chi era Jane Birkin che ha ispirato la famosa borsa: causa morte una malattia che non le ha lasciato scampo, a scoprirlo la sua badante

Jane Birkin, 76 anni, è morta nella sua casa di Parigi. Famosa per aver dato il suo nome alla borsa firmata Hermes Birkin, è stata trovata dalla sua badante domenica come riferito da un amico di famiglia. La salute dell’attrice e cantante era al centro dell’attenzione già dal 2002, quando le era stata diagnosticata la leucemia, che aveva descritto come un “cancro non molto doloroso” ma a maggio ha cancellato una serie di concerti quando la situazione è peggiorata. Successivamente nel 2021 aveva avuto un ictus ed era stata costretta a cancellare diversi concerti, cosa successa anche lo scorso marzo dopo essersi rotta la scapola. Jane Birkin è una delle attrici e cantanti più famose degli anni Sessanta, nota per le sue relazioni romantiche, il suo aspetto sorprendente e il suo senso della moda. È forse meglio conosciuta per il duetto francese Je T’aime… Moi Non Plus che ha cantato con il suo ex Serge Gainsbourg nel 1968. Sono stati 13 gli anni di relazione tra i due artisti, considerati da tutti come la coppia più famosa di Francia e in grado di catturare il pubblico per il loro stile vita  bohémien ed edonistico quanto per il loro lavoro. Dal loro amore è nata Charlotte Gainsbourg, anche lei attrice e cantante come la mamma. Il posto di Jane Birkin nel pantheon delle icone della moda è stato cementato dalla creazione della famosa borsa Hermès Birkin, mentre è famosa nel mondo della musica per Je T’Aime…Moi Non Plus bandita alla radio in diversi paesi per essere troppo audace e condannata dal Vaticano ma diventata comunque un successo mondiale.

Jane Birkin causa morte

La causa della morte di Jane Birkin è il cancro che ha affrontato negli ultimi anni. L’attrice e cantante è nata a Londra il 14 dicembre 1946 da un ufficiale di marina e un’attrice. All’età di 18 anni sposò il compositore di James Bond John Barry, dal quale ebbe una figlia, Kate, ma il matrimonio durò solo tre anni.  Il suo debutto cinematografico nel 1966 fece scalpore con la sua scena di nudo integrale nel classico degli anni Sessanta Blow Up di Michelangelo Antonioni. Dopo aver incontrato Serge Gainsbourg a Parigi sul set di una commedia romantica – era il suo co-protagonista – si è trasferita definitivamente in Francia. La loro relazione musicale e romantica è stata tempestosa. Durante uno dei loro furiosi litigi, Jane Birkin si gettò nella Senna dopo aver lanciato una torta alla crema pasticcera in faccia al suo fidanzato. Non si è mai saputa la verità sul presunto matrimonio tra Jane Birkin morta oggi a 76 anni e Serge Gainsbourg, infatti alcuni tesi sostengono che i due si siano sposati in segreto ma non sono mai state confermate nemmeno dalla coppia.

Dopo la loro rottura avvenuta nel 1981 il cantautore ha continuato a scrivere brani per lei e nel 2017 la stessa attrice e cantante ha pubblicato Le Symphonique, un album che conteneva una serie di canzoni che Gainsbourg aveva scritto durante e dopo la loro relazione. Oltre a Charlotte e Kate, l’attrice di origini inglesi ha avuto un’altra figlia, la cantante Lou Doillon, dalla sua relazione di 13 anni con il regista francese Jacques Doillon. È stata diretta in circa 70 film e ha lavorato con i più grandi registi francesi come Bertrand Tavernier, Jean-Luc Godard, Alain Resnais, James Ivory e Agnes Varda. Nel 2001 Jane Birkin è stata nominata Ufficiale dell’Ordine dell’Impero Britannico per i suoi servizi alla recitazione e alle relazioni culturali franco-britanniche. Dodici anni dopo la tragedia che ha segnato la sua vita, la morte della figlia maggiore Kate Barry, fotograta, suicida all’età di 46 anni dopo una lunga storia di depressione e dipendenza.

Claudio Cafarelli

Giornalista pubblicista, laurea in Economia, fondatore di Contrataque nel 2012 e di MinutiDiRecupero nel 2020. Appassionato di SEO e ricerca di trend, ho lavorato come copywriter e content manager per agenzie italiane e straniere con particolare attenzione alla scrittura e indicizzazione di contenuti. Dopo aver coltivato una lunga esperienza nella scrittura di trasmissioni televisive e radiofoniche, lavoro per l'agenzia di marketing digitale Jezz Media come responsabile editoriale per l'Italia. Mi occupo della costruzione di piani editoriali facendo riferimento ad analisi trend e volumi di ricerca in chiave SEO e della stesura ed ottimizzazione di articoli e testi per siti web