Skip to main content

È morto Andrea Purgatori a 70 anni a causa di una malattia. Chi era il giornalista apparso in Boris e autore di Fortapasc 

Il giornalismo italiano perde una delle sue firme più prestigiose: è morto oggi Andrea Purgatori, autore, giornalista, saggista e attore con alle spalle una carriera incredibile. Nato a Roma il 1 febbraio del 1953 è diventato giornalista professionista dopo un eccellente percorso di studi, arricchito anche da un master a New York, presso la Columbia University. Dopo aver intrapreso la professione, per più di venti anni Purgatori è stato inviato del Corriere della Sera e per il quotidiano ha seguito tantissime vicende di cronaca, dal rapimento di Aldo Moro ai conflitti in Medio Oriente, ma soprattutto la strage di Ustica, uno due grandi misteri italiani di cui l’avvocato della figlia di Mazinga in Boris è diventato una delle principali voci narranti. Le attività del giornalista morto oggi a causa di una malattia nella sua strabiliante carriera sono andate ben oltre i confini del giornalismo: dal cinema alla televisione, passando per l’attività editoriale con la scrittura di diversi saggi e anche di un romanzo, intitolato Quattro piccole ostriche e pubblicato nel 2019. Per il cinema Andrea Purgatori ha scritto Fortapasc e recitato in diverse pellicole, ottenendo tra l’altro anche una vittoria ai Nastri d’argento per Il muro di gomma, film di Marco Risi incentrato proprio sulla strage di Ustica.

Negli anni il giornalista romano ha lavorato con alcuni dei più grandi nomi del cinema italiano, da Carlo Verdone a Michele Placido, mentre negli ultimi anni è stato al fianco di Alessandro Aronadio nelle sue esperienze con i lungometraggi Orecchie, Io c’è ed Era ora, ultima fatica cinematografica del compianto giornalista. Tra i principali titoli della carriera dello sceneggiatore ricordiamo ancora Fortapasc e Il giudice ragazzino. Il romano è stato al centro anche di molte fiction e serie tv e tra i ruoli indimenticabili c’è anche quello in Boris, dove Purgatori ha vestito i panni dell’avvocato Kalemzuck. Di recente, l’attore è stato anche protagonista su Netflix del documentario Vatican Girl, incentrato sulla misteriosa scomparsa di Emanuela Orlandi, e ha condotto su La7 il format Atlantide, premiato anche come miglior programma culturale. Durante la sua vita è stato anche molto impegnato nel sociale, come dimostra la sua nomina a presidente di Greenpeace Italia dal 2014 al 2020.

Andrea Purgatori malattia

La vita del giornalista romano è terminata all’età di 70 anni. La causa morte di Andrea Purgatori è stata una malattia fulminante, che lo aveva costretto al ricovero in ospedale a Roma, dove è avvenuto il decesso nella mattinata di mercoledì 19 luglio 2023. A dare la notizia della scomparsa dell’autore e saggista è stata la sua stessa famiglia, i figli Edoardo, Ludovico e Victoria che tramite l’Ansa hanno voluto annunciare la triste morte del loro papà. La notizia della morte del volto di Atlantide ha ovviamente colpito in maniera nitida il mondo dell’informazione e dello spettacolo e sono arrivati moltissimi messaggi di cordoglio e di vicinanza, sia da colleghi che da fan affezionati, volti a piangere la morte del giornalista, ma anche a celebrare la grandissima carriera di un professionista che non si è mai risparmiato nella ricerca della verità, diventando una voce di riferimento in tantissime questioni, anche molto spinose, come quelle relative alla strage di Ustica o a Emanuela Orlandi. Riguardo a che malattia aveva Andrea Purgatori è stato confermato dall’autopsia che avesse un tumore ai polmoni.

Danilo Budite

Romano, classe 1995. Una laurea in editoria e scrittura e tanta voglia di raccontare il mondo che mi circonda