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Augusto Daolio è scomparso il 7 ottobre del 1992, ma non è mai stato dimenticato dai suoi fan: la causa della morte

Ci sono simboli che ha scritto la storia della musica italiana fin dalle sue viscere e non hanno mai abbandonato la storia. Uno di questi può essere considerato a tutti gli effetti Augusto Daolio. Stiamo parlando del confondatore dei Nomadi insieme a Beppe Carletti, uno dei gruppi più rilevanti nel panorama del nostro Paese. Purtroppo da ormai più di 30 anni Daolio non è più tra noi e la sua scomparsa prematura è stata una grossa perdita per i fan per l’arte italiana. La sua scomparsa è datata 7 ottobre 1992, a soli 45 anni. Purtroppo, all’inizio dello stesso anno, gli è stato diagnosticato una malattia che ha peggiorato drasticamente le sue condizioni. A maggio ha ricevuto una terribile notizia che l’ha fatto sprofondare ancora di più nel baratro: il suo amico e collaboratore artistico Dante Pergreffi era morto all’improvviso in un incidente stradale. Daolio non si è più rialzato e nell’autunno dello stesso anno è deceduto. La causa della morte di Augusto Daolio, cantante dei Nomadi, è un cancro ai polmoni.

La nascita dei Nomadi, come dicevamo, si deve proprio a lui, dato che nel 1963, insieme a Carletti, ha dato vita al sodalizio musicale insieme a Franco Midili, Leonardo Manfredini, Gualberto Gelmini e Antonio Campari. Meno di dieci anni dopo, nel 1972, si è dedicato anche a un 45 giri da solista che ha avuto abbastanza successo, tanto da diventare colonna sonora del film La ragazza di via Condotti. Nello stesso anno probabilmente raggiungono il culmine della loro espressione artistica, dato che incidono Io Vagabondo, probabilmente il suo pezzo preferito e quello più identificativo della produzione del gruppo. I Nomadi sono riusciti ad alternare motivi e idee più leggere a un’incisività politica rara in alcuni testi, tanto da marchiare indelebilmente la loro epoca e quelle successive. Ora il loro mito non smette di brillare, esattamente come quello di Augusto Daolio, ma una persona come lui manca nel panorama italiano, ancora oggi.

Augusto Daolio tomba

Spesso ci si chiede dove sia la tomba di Augusto Daolio, presso cui i fan si recano per salutare il loro idolo. È a Novellara, dove il cantante è nato e morto, nel cimitero comunale. Negli anni la lapide è stata letteralmente presa d’assalto da chi l’ha amato, fino a diventare tappa fissa ancora oggi per i suoi fan. Si può trovare di tutto: ognuno va lì e lascia un pensiero per ricordarlo. Ci sono disegni, ovviamente fiori, oggetti di vario tipo e anche puffi, accendine, cartine e anelli. Addirittura una sorta di mausoleo pop-art.

Non solo la tomba, perché qualche anno fa l’amministrazione comunale ha deciso di dedicare un murales all’artista su un palazzo. Il sindaco, che tra le altre cose è la figlia di Beppe Carletti, ha approvato l’opera, ma i parenti hanno osteggiato l’omaggio con forza, anche perché non è stata coinvolta. Il sindaco ha poi chiarito la questione specificando che si trattava semplicemente di un pensiero per Augusto e per mantenere vivo il suo ricordo. In realtà, è sempre così.

Mariaclaudia Catalano

Giornalista pubblicista, inviata d’assalto classe ‘89, una vita in radio e al tg, content editor per vocazione. Convertita al SEO non posso più farne a meno