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Antonella Lualdi è morta all’età di 92 anni. Lascia le figlie Stella e Antonella, attrici, avute con il grande amore Franco Interlenghi. La causa della morte 

Non è un bel momento per il mondo del cinema che deve salutare un’altra sua grande protagonista. Si tratta di Antonella Lualdi che è morta all’età di 92 anni, dopo un ricovero in una struttura a pochi km dalla Capitale dove viveva da anni. La si ricorda come una vera e propria signora del grande schermo italiano che ha saputo impreziosire con la sua iconica eleganza, la bellezza e i suoi modi di fare. L’ attrice era di origini orientali, nata a Beirut nel luglio del 1931 e la sua carriera è iniziata molto presto quando, dopo un po’ di gavetta, già a 19 anni compare nel film musicale Signorinella. L’anno dopo, nel 1950, è la volta di Canzoni per le strade, e proprio durante questa produzione Antonella Lualdi conosce il suo futuro marito l’attore Franco Interlenghi, morto a causa di una malattia anni fa. Tra i due sboccia un amore incandescente che li porta a convolare a nozze nel 1955. Il marito, inoltre, era reduce dal grande successo ottenuto con I vitelloni di Federico Fellini e ciò aumenta ancora di più la popolarità per l’attrice morta oggi. Vi ricordiamo che si tratta di un nome d’arte, quello vero, se così si può dire, era Antonietta De Pascale. Comunque dall’unione con Interlenghi sono nati due figlie dai nomi Antonella e Stella, oggi 40enni ed entrambe attrici, dato che anche quest’ultima è apparsa in Top Crack.

Nella vita della Lualdi comunque non si ricorda solo il cinema. Sono gli anni ’70, infatti, dopo l’esplosione e la popolarità in Italia, quando inizia a frequentare la redazione di Sorrisi a Roma. In quello stesso palazzo, c’è anche la sede della CAM, per la quale incide un 45 giri dal titolo Il Sogno. Qualche anno dopo, grazie al suo grande fascino, si è anche guadagnata la copertina di Playboy Italia. Nei tempi successivi, il suo successo va un po’ a scemare, ma all’inizio degli anni ’90 si fa di nuovo notare per la sua partecipazione nella serie televisiva francese Il Commissario Cordier, con il ruolo di moglie del protagonista. Da lì in poi l’abbiamo vista molto poco, anche se nel 2018 ha pubblicato la sua autobiografia “Io Antonella amata da Franco” che racconta tanto della sua vita insieme a Interlenghi. Per quanto riguarda la causa della morte di Antonella Lualdi si ipotizza di vecchiaia visto che non ci sono comunicazioni ufficiali della famiglia a riguardo nè si sa che malattia aveva.

Antonella Lualdi film

La produzione cinematografica di Antonella Lualdi tra gli anni ’50 e ’60 è stata particolarmente intensa. I primi scampoli di una carriera folgorante sono fatti da film come Miracolo a Viggiù (1951) di Luigi Giachino, Ha fatto 13 (1951) di Carlo Manzoni, La cieca di Sorrento (1953) di Giacomo Gentilomo, È arrivato l’accordatore (1952) di Duilio Coletti, Il cappotto (1952) di Alberto Lattuada. Già in questa fase della sua vita è una star a tutti gli effetti, poi si è dedicata tanto anche ai lavori con Interlenghi. Tra questi ricordiamo soprattutto Il più comico spettacolo del mondo (1953) di Mario Mattoli, Gli innamorati (1955) di Mauro Bolognini, Padri e figli (1957) di Mario Monicelli e Giovani mariti (1958) di Mauro Bolognini. Senza il marito lavora in A Parigi in vacanza (1957) di Georges Lacombe, Il colore della pelle (1959) di Michel Gast, I delfini (1960) di Francesco Maselli, Appuntamento a Ischia (1960) di Mario Mattoli, Il disordine (1962) di Franco Brusati, Gli imbroglioni (1963) di Lucio Fulci, Se permettete parliamo di donne di Ettore Scola (1964), accanto a Vittorio Gassman, La colonna di Traiano (1969) di Mircea Dragan e Un caso di coscienza (1969) di Giovanni Grimaldi. Insomma, ci mancherà tanto ma per il cinema ha dato anche di più e possiamo riguardarla veramente in tante opere.

Mariaclaudia Catalano

Giornalista pubblicista, inviata d’assalto classe ‘89, una vita in radio e al tg, content editor per vocazione. Convertita alla SEO non posso più farne a meno