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Cristina Seymandi è stata lasciata in pubblica piazza da Massimo Segre: chi è e la verità sui tradimenti che l’ex le ha rinfacciato davanti agli invitati. 

Cristina Seymandi è salita nelle prime pagine delle cronache di gossip dopo quanto successo con Massimo Segre, noto uomo di finanza che sarebbe dovuto diventare anche suo marito, ma che ha deciso di accusarla pubblicamente di tradimento, proprio nella festa di annuncio delle loro nozze, e quindi di lasciarla di fronte a 150 invitati. In realtà, la donna è anche molto altro rispetto a quanto si sta raccontando e ha in corso e alle spalle una carriera prestigiosa e di tutto rispetto. Intanto, ha 47 anni, molti meno di Segre, e ha dedicato tutta la sua vita all’imprenditoria e alla politica, sua grande passione. Attualmente, però, deve pensare sicuramente ad altro, visto che la sua coppia si è sgretolata sul più bello e su di lei pesa anche l’onta pubblica.

È proprio quello che ha fatto nelle ultime ore, difendendosi ai microfoni de “La Stampa”. Seymandi, infatti, ha dichiarato al noto quotidiano piemontesi che sta valutando di tutelarsi anche in sede penale dalle accuse mosse dall’ex marito. Ha, inoltre, definito il piano che l’uomo ha messo in atto come “una pagliacciata” e sui tradimenti ha detto: “Da che pulpito viene la predica…”. Insomma, da consumata donna di politica ha tirato fuori gli artigli e non ha intenzione di far cadere quanto successo nel dimenticatoio. Ha rivelato poi: “Pensi che se n’è andato via da casa sua con quattro body-guard”. Di certo, non vogliamo ricordarla solo per questo.

Cristina Seymandi curriculum

Seymandi è figlia di un noto commercialista di Torino e da lì è partita per strutturare la sua carriera. Ora nel settore ha un curriculum di tutto rispetto, dato che possiede le quote di maggioranza di Igourmet srl, una piccola società di consulenza ed è consigliera di amministrazione della società benefit Brainscapital e di Directa Service. Anche se quest’ultima è un’azienda a stretto contatto con Directa Sim, fondata da Massimo Segre. La donna è anche segretaria generale della Fondazione Ricerca Molinette, sempre presieduta dall’uomo che avrebbe dovuto sposare.

La sua attività politica, invece, è stata a lungo osteggiata e ha visto emergere diversi problemi, ma è stata comunque rilevante per il comune di Torino. Infatti, è stata stretta collaboratrice di Chiara Appendino, poi è passata dalla parte di Paolo Damilano, il candidato del centrodestra alle ultime elezioni comunali. In molti, la vedevano come futura sindaca, o meglio l’accusavano di lavorare per arrivare a quel ruolo. In realtà, non c’è mai davvero riuscita, anche perché la possibilità le è stata negata dallo stesso Movimento 5 Stelle di Torino, dall’ala più intransigente. Il passaggio al centrodestra per lei non è stato comunque molto fortunato: da candidata consigliere è riuscita a raccogliere solo 318 preferenze. Un vero peccato, anche perché Damilano aveva detto senza troppi fronzoli che in caso di vittoria l’avrebbe nominata come vicesindaco. Ora per lei si aprono le porte della separazione dolorosa da Segre, ma siamo certi che riuscirà a riprendersi. Come d’altronde ha sempre fatto.

Mariaclaudia Catalano

Giornalista pubblicista, inviata d’assalto classe ‘89, una vita in radio e al tg, content editor per vocazione. Convertita alla SEO non posso più farne a meno