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Domenico De Masi è morto all’età di 85 anni. Chi era il sociologo e qual è stata la causa del suo decesso.

Ci sono persone che lasciano un segno nella storia, un marchio indelebile che non si cancella con il tempo. In questa categoria possiamo inserire sicuramente Domenico De Masi. Stiamo parlando di uno stimato sociologo che era docente emerito di Sociologia del Lavoro all’Università Sapienza di Roma. Se n’è andato all’età di 85 anni dopo aver scoperto di soffrire di una malattia piuttosto invasiva. La sua carriera parla per lui: parliamo di uno studioso che ha conquistato la fama internazionale, tanto da ricevere la visita privata del presidente brasiliano Lula, con cui l’amicizia andava avanti da anni.

La sua carriera accademica è esplosa subito dopo aver conquistato la laurea. Si è recato a Parigi dove è riuscito a conseguire il dottorato in Sociologia del Lavoro. È stato proprio in questa occasione che ha fatto la conoscenza di Alain Touraine, di cui è stato allievo. Anche l’incontro con Adriano Olivetti fa la differenza per lui ed è proprio da questi due confronti che è scaturito il paradigma della doppia dialettica di classe. Si basa essenzialmente sulla contrapposizione tra borghesia e proletariato: in pratica, si nota l’affiancamento di una classe imprenditoriale che è stata definita illuminata a una classe imprenditoriale ‘subalterna e conservatrice’.

Sono seguite altre esperienze fondamentali per il suo percorso, come quella all’Università Federico II di Napoli. Ha portato avanti anche l’opera di ricercatore, visto che ha lavorato presso il centro studi ‘Nord e Sud’ diretto da Giuseppe Galasso. Un’altra svolta è arrivata in quel di Roma che è diventato di fatto il posto dove concentrare la sua opera professionale. È diventato, infatti, preside della Facoltà di Scienze della Comunicazione. A lui dobbiamo anche concetti importanti, come quello di “ozio creativo” che affianca il lavoro con cui possiamo arrivare ad avere ricchezza, allo studio e poi al sapere e al gioco che è invece fonte di allegria. La sua opera è sfociata anche nella politica, visto che è considerato uno dei massimi ispiratori di molte battaglie del Movimento 5 Stelle. Non a caso, quando ieri è arrivata la notizia della sua morte, sono arrivati i messaggi dei cardini dei pentastellati. Si è pronunciato a riguardo Beppe Grillo: “Se ne è andato un grandissimo sociologo, con un innato senso dell’umorismo, una specie rarissima. Ti abbiamo voluto bene in tanti. Ci vediamo Altrove, Domenico”. E poi anche Giuseppe Conte, leader attuale del Movimento che ha ricordato De Masi con un bel messaggio sui social, piuttosto lungo, in cui ha ricordato i valori e l’importanza del sociologo.

Domenico De Masi malattia

De Masi ha dovuto fare i conti con il suo stato di salute poco meno di un mese fa. Infatti, il sociologo ha scoperto lo scorso 15 agosto, di soffrire di una malattia molto invasiva, mentre si trovava in vacanza a Ravello: i medici del policlinico Gemelli di Roma gli avevano già comunicato che gli sarebbe rimasto poco da vivere. Si pensa quindi che la causa della morte di Domenico De Masi sia un tumore ma non si da dove e non è stata pubblicata nessuna nota ufficiale da parte dei familiari. Ieri il sociologo ha incontrato la morte, ma le sue idee, il suo spirito e il suo lavoro resterà comunque nella storia e sui social sono tanti i ricordi da parte di chi lo conosceva per il suo lavoro e chi aveva condiviso con lui tanti episodi di vita vissuta.

Mariaclaudia Catalano

Giornalista pubblicista, inviata d’assalto classe ‘89, una vita in radio e al tg, content editor per vocazione. Convertita alla SEO non posso più farne a meno