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Matteo Messina Denaro ha messo insieme un considerevole patrimonio, dopo anni ai vertici di Cosa Nostra, ma a quanto ammonta esattamente? E a chi andrà in eredità?

Matteo Messina Denaro ha vissuto una lunga vita criminale in seno a Cosa Nostra, raccogliendo l’eredità del padre Francesco Messina Denaro, già capo della cosca di Castelvetrano. Dalla morte di Bernardo Provenzano è poi diventato il nuovo Capo dei Capi di Costa Nostra, ruolo avuto fino alla sua cattura, avvenuta il 16 gennaio 2023, pochi mesi prima di morire a causa di un cancro per cui si stava all’epoca già curando. Un periodo che lo ha visto dunque a capo di “un’azienda” che vale circa il 2% del PIL italiano: secondo stime recenti, il giro d’affari della mafia italiana è infatti intorno ai 40 miliardi di euro annuali. Si tratta di un fatturato (ovviamente illegale e non dichiarato) che ne fa la quarta azienda italiana di maggiore profitto, dopo Gse, Eni ed Enel.

Più difficile però capire esattamente a quanto ammontasse il patrimonio di Matteo Messina Denaro, al momento della sua morte. Difficile innanzitutto perché non si tratta di attività legali né dichiarate, e secondariamente perché non è semplice comprendere quanto guadagnasse complessivamente l’organizzazione malavitosa di cui era a capo e quanto invece guadagnasse lui personalmente. Come si può facilmente immaginare, Cosa Nostra non è un’azienda in senso giuridico, e quindi non è soggetta alle usuali strategie di gestione del patrimonio. Tuttavia, diversi esperti hanno proivato a fare delle stime del tesoro di Matteo Messina Denaro, nel corso degli anni. Secondo le più attendibili, riportate ad esempio dal Sole 24 Ore, il patrimonio del boss mafioso ammonterebbe a 4 miliardi di euro.

Una cifra probabilmente stimata per difetto, ma abbastanza attendibile dopo l’arresto del gangster e il sequestro delle sue proprietà da parte dello Stato. I suoi averi spaziavano dalla grande distribuzione commerciale agli impianti eolici, dai villaggi turistici agli immobili, fino alle opere d’arte e ai reperti archeologici. Matteo Messina Denaro era poi un grande appassionato degli oggetti di lusso: non a caso, quando è stato arrestato, portava al polso un orologio da 30.000 euro. Ma appunto potrebbe esserci molto di più nel tesoro reale del Capo dei Capi, dato che per nascondere i proprio affari alle forze dell’ordine aveva elaborato un complesso sistema di prestanome.

Matteo Messina Denaro eredità

Un immenso patrimonio in gran parte sequestrato dalle autorità all’arresto del boss, lo scorso gennaio, ma appunto non tutto è finito nelle mani dello Stato. Ovviamente non è possibile stabilire con certezza a chi andranno gli averi ancora segreti di Matteo Messina Denaro, dato che di sicuro i capimafia non stilano un testamento vero e proprio, come le persone comuni. Sembra però scontato che ciò che resta di questo tesoro, che non sarebbe affatto poca roba) andrà alla famiglia del boss di Cosa Nostra, anche se gran parte dei suoi parenti più stretti sono in galera o sotto indagine. Più complicato capire a chi passerà invece l’eredità mafiosa di Matteo Messina Denaro, ora che lui non è più in vita. Ma su questo le forze dell’ordine stanno già indagando, tenendo sotto controllo vari profili a lui molto vicini.

Valerio Moggia

Nato a Novara nel 1989, è il curatore del blog Pallonate in Faccia, ha scritto per Vice Italia e Rivista Undici, e collabora con la rivista digitale Linea Mediana.