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Alla scoperta delle major che si contendono la vittoria di Sanremo 2024: le case discografiche dei 30 cantanti in gara

In gara ci sono anche loro, pur se molto discrete. Le case discografiche sono le concorrenti “nascoste” del Festival di Sanremo, presentandosi sul palco attraverso gli artisti che hanno sotto contratto. Anhe le major del settore sono pronte a sfidarsi per vincere il titolo di canzone dell’anno sul palco dell’Ariston, che da qualche anno è diventato il luogo perfetto per lanciare i prossimi successi discografici in Italia. 30 cantanti in gara, tra giovani emergenti, veterani e nomi affermati dell’industria musicale italiana. Per contro, le case discografiche coinvolte in questo Sanremo 2024 sono solamente otto, con tre nomi in particolare a monopolizzare gran parte del roster del Festival. Stiamo parlando ovviamentre delle tre grandi major del settore discografico mondiale, non solo italiano: Sony Music, Warner Music e Universal Music Group. Sony Music, che controlla anche le etichette Columbia Records, Epic Redcords e Bomba Dischi, porta sul palco sanremese artisti come Alessandra Amoroso, Angelina Mango, Fiorella Mannoia, Il Volo, la coppia Renga-Nek, i Ricchi e Poveri, i Santi Francesi e i due giovani Maninni e Big Mama, per un totale di 9 concorrenti. A questi si può aggiungere anche il collettivo Bnkr44, attualmente condiviso tra Sony e Universal. La Warner Music Italia, che comprende anche l’etichetta Atlantic Records, risponde invece con Annalisa, Clara, Fred De Palma, Geolier, Ghali (che però ha anche una propria etichetta, Sto Records), Il Tre, Irama, Loredana Berté, Mr. Rain, Rose Villain e i The Kolors. Con 11 artisti partecipanti, Warner Music Italia è la casa discografica più presente a Sanremo 2024. La terza major, la Universal Music Group, è leggermente meno rappresentata sul palco dell’Ariston, con “solo” 4 artisti in gara: Dargen D’Amico, Emma Marrone, Mahmood (sotto l’etichetta Island Records) e il già citato caso dei Bnkr44, condivisi con Sony Music.

A completare la rosa dei cantanti che si contenderanno la vittoria del Festival ligure ci sono poi quelli rappresentati dalle etichette indipendenti. In questo caso la più presente è la Sugar Music di Caterina Caselli, che si presenta con Sangiovanni e i Negramaro. Un solo artista ciascuno per la francese Believe Music (La Sad), l’Artist First di Claudio Ferrante (Alfa, ma anche Dardust, autore di un paio di canzoni in gara), Maciste Dischi (Gazzelle, ma in condivisione con Artist First) e la storica Carosello Records (Diodato).

Chi ha vinto negli ultimi quattro Sanremo

chi veste marco mengoni a sanremo 2024
Image Photo Agency

Dando uno sguardo alle edizioni con la conduzione e la direzione artistica di Amadeus, il bilancio vede la Sony con due vittorie nel 2021 con i Maneskin e quella che poi è diventata hit internazionale Zitti e Buoni e lo scorso anno con Marco Mengoni con il brano Due Vite. Una vittoria a testa invece per Universal che ha prodotto il duetto Blanco e Mahmood con Brividi a Sanremo 2022 e l’indipendente Carosello con Fai Rumore cantata da Diodato nel 2020. In precedenza è stato il turno di Universal con Soldi di Mahmood e nel 2018 della Mescal, etichetta discografica di Fabrizio Moro e Ermal Meta, vincitori con la canzone Non mi avete fatto niente.

Valerio Moggia

Nato a Novara nel 1989, è il curatore del blog Pallonate in Faccia, ha scritto per Vice Italia e Rivista Undici, e collabora con la rivista digitale Linea Mediana.