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Il problema dei 3 corpi si chiude in maniera abbastanza enigmatica: qual è la spiegazione del finale della nuova serie di Netflix

Riusciranno i protagonisti a salvare l’umanità? Una domanda non da poco, soprattutto se pensiamo che nessuno di loro probabilmente sarà ancora in vita quando l’invasione dei San Ti avverrà, cioè tra 400 anni. Stiamo parlando de Il problema di 3 corpi, la nuova serie di Netflix dagli stessi creatori del Trono di spade, e tratta dalla trilogia di romanzi dell’autore cinese Liu Cixin. Lo show ha debuttato sulla piattaforma di streaming giovedì 21 marzo con gli 8 episodi della prima stagione, il cui finale resta ovviamente aperto agli sviluppi futuri.

In un presente alternativo al nostro, la Terra ha scoperto che una flotta aliena è in arrivo per conquistare il pianeta, ma che impiegherà 400 anni a raggiungerci. I governi si organizzano dunque per trovare un modo per contrastare questa minaccia, e i vari protagonisti della serie verranno coinvolti in modo diverso nel progetto. In particolare Jin Cheng, brillante scienziata chiamata a escogitare un modo per inviare una sonda incontro alla glotta aliena, e il suo vecchio amico Saul Durand, che viene scelto per essere un Impenetrabile, cioè una persona chiamata a elaborare un piano segreto e noto solo a lui stesso, per evitare gli avanzatissimi sistemi di spionaggio del nemico.

La prima stagione finisce chiaramente lasciando in sospeso molti dei problemi e delle tematiche sul futuro dell’umanità. Specialmente dopo il fallimento del Progetto Risalita a cui stava lavorando Jin, con la sonda che finisce fuori traiettoria e si perde nello spazio. Saul, dal canto suo, non ha la minima idea di come svolgere il proprio incarico, e nessuno riesce a dargli spiegazioni sul motivo per cui è stato scelto. C’è ovviamente molto scoramento tra i due, che nel corso di questi primi 8 episodi hanno perso degli amici e si sono ritrovati in una situazione davvero drammatica.

È a questo punto che subentra Shi, l’agente tuttofare incaricato della sicurezza di Saul, che porta i due in un palude e gli mostra degli sciami d’insetti. Shi spiega che gli esseri umani cercano di uccidere gli insetti dall’inizio della loro vita, ma nonostante la loro superiorità tecnologica e tutti i loro tentativi non ci sono ancora riusciti. Il suo è un messaggio di speranza, per quanto bizzarro: anche gli alieni San Ti, per quanto superiori agli umani, non avranno vita facile nello sconfiggerli. Il riferimento agli insetti è ovviamente dovuto al termine che gli stessi alieni hanno usato per definire gli esseri umani, nel momento in cui si sono rivelati.

Anche se il Progetto Risalita è naufragato, ci saranno altre occasioni, piani e progetti nei prossimi 400 anni, per contrastare l’invasione aliena. Shi ricorda infatti quanti fallimenti erano stati conseguiti nella corsa allo spazio, e quanti piloti erano morti nei primi test, prima che si riuscisse a mandare finalmente l’uomo nello spazio e poi sulla Luna. Il finale apre quindi a nuovi importanti sviluppi da attendere nella nuova stagione di Il problema dei 3 corpi.

Valerio Rossari

Nato a Novara nel 1989, è il curatore del blog Pallonate in Faccia, ha scritto per Vice Italia e Rivista Undici, e collabora con la rivista digitale Linea Mediana.