Edoardo Leo nei primi anni 2000 ha raggiunto la popolarità come Marcello nel cast Medico in Famiglia. La storia del personaggio
È noto che Edoardo Leo è stato per tre stagioni protagonista del cast di Un Medico in Famiglia accanto a Martina Colombari (Carlotta) e Pietro Sermonti (Guido), meno noto è cosa c’entra con questo ruolo Gigi Proietti. Quello con Lino Banfi come iconico Nonno Libero è la fiction di Rai 1 che ha lanciato molti attori e tra questi c’è anche l’attuale regista. Oggi volto di spicco del cinema italiano e Netflix Member, l’attore romano agli inizi della sua carriera ha partecipato a diverse serie TV per la cosiddetta gavetta. Prima di essere il famoso Pietro Zinni di Smetto Quando Voglio, poco più che ventenne, ha fatto la comparsa in I Ragazzi del Muretto, il Maresciallo Rocca, Don Matteo e il Bello delle Donne 2. Prima di Un Medico in Famiglia, la prima parte più strutturata per Edoardo Leo arriva con la fiction Rai Lo zio D’America 2. Campione d’ascolti con protagonista Christian De Sica, aveva un cast d’oro per l’epoca (basta citare Ornella Muti, Eleonora Giorgi ed Enzo De Caro). Il futuro attore di Romanzo Criminale la Serie interpretava nella seconda stagione della fiction di Rossella Izzo il ruolo di Fabio. Stesso discreto riscontro anche per due puntate della terza annata dei Cesaroni per l’attore romano nei panni di Stefano. Si tratta di un architetto neo laureato che si avvicina ad Alice dopo averla difesa in discoteca da dei molestatori. Il successo, e soprattutto la popolarità, arrivano però con il fiore all’occhiello della fiction italiana. Edoardo Leo in un Medico in Famiglia era Marcello. Il personaggio fa capolino direttamente nel cast primario nella terza stagione, proseguendo poi nella quarta e relativamente nella quinta. Giovane e timido, è l’amico del cuore di Guido (Pietro Sermonti). I due ritorneranno inseparabili dopo essersi rincontrati in ospedale, il primo era paziente, il secondo dottore. Marcello era esattamente come era da bambino quando conobbe in orfanotrofio il futuro marito di Maria Martini: insicuro, non consapevole della sua bellezza e un disastro con le donne. Prima di fidanzarsi con il personaggio di Margot Sikabonyi, Guido inizia una breve relazione con la collega nutrizionista Carlotta, affetta da fobia da contatto. Ricordate? Della bella dottoressa era segretamente innamorato proprio Marcello e non poteva che arrivare il lieto fine a fine stagione. L’anno successivo il personaggio di Edoardo Leo in Un Medico in Famiglia si evolve, il lavoro da speaker a Radio Tua (sí, la stessa dove lavora Alice, ovvero Claudia Pandolfi) è un vago ricordo. Ritroviamo Marcello editore di un’emittente televisiva.
Di nuovo single, e sofferente per Carlotta, trova di nuovo l’amore, quello vero: si fidanzerá con l’ambientalista spagnola Eufrasia (Esther Ortega). Non solo Edoardo Leo, hanno trovato il successo con Un Medico in Famiglia anche Pietro Sermonti (Guido), Stefano Fresi (Rosalbo), Giorgio Marchesi (Marco). La fiction con Lino Banfi è stata fortunata in particolare per una coppia, quella formata da Lunetta Savino (Cettina) ed Enrico Brignano (Giacinto), di li a poco la loro carriera sarebbe decollata.
Noi e la Giulia, Edoardo Leo racconta l’adattamento
Edoardo Leo svela dettagli inediti su Un Medico in Famiglia
Edoardo Leo dopo circa vent’anni dal ruolo di Marcello ha parlato in diverse interviste di Un Medico in Famiglia, svelando un retroscena non da poco. Da giovane attore in cerca di una parte si presentava ai provini, come da prassi, con un book fotografico. Quello che nell’ambiente si definisce shooting aveva un taglio da uomo che non deve chiedere mai, forse un po’ alla Gabriel Garko. Un giorno a indirizzarlo sulla strada per il successo fu Gigi Proietti. Il compianto attore gli fece notare che non era quello il personaggio su cui doveva puntare. In sostanza per Proietti Edoardo Leo aveva talento però non doveva fare il bello. Così con la popolarità avuta con Marcello di Un Medico in Famiglia ha capito che avrebbe dovuto puntare sul ruolo dell’antieroe, che gli sembrava cucito addosso, rinunciando ad un modello di personaggio che invece da ragazzo sembrava adatto a lui.