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Franco Di Mare morto a 68 anni per un mesotelioma potrebbe aver contratto la malattia a causa dell’amianto dove è stato inviato di guerra

Franco Di Mare aveva rivelato in un’intervista a Fabio Fazio nella trasmissione Che Tempo Che Fa in onda sul Nove che stava morendo. Al giornalista era stato diagnosticato un mesotelioma, che secondo lui gli era stato procurato dalla respirazione di particelle di amianto nel corso della sua carriera da inviato. Franco Di Mare era conosciuto da molti come volto di programmi come Uno Mattina, ma negli anni Novanta era stato uno dei principali inviati di guerra della tv pubblica italiana. Nel 1991 entrò nella redazione esteri del Tg2, e iniziò così la sua carriera di inviato, girando il mondo e ritrovandosi spesso in alcuni dei teatri di conflitto più brutali della storia umana recente. Nel 1995 Franco Di Mare era inviato di guerra nei Balcani, e in particolare in Bosnia prima e successivamente in Kosovo. Fu proprio a Sarajevo che conobbe Stella, la bambina trovata in un orfanotrofio bombardato e che volle adottare, portandola in Italia e crescendola assieme all’allora moglie Alessandra. Oltre ai Balcani, la carriera del giornalista Rai, morto a 68 anni a causa di mesotelioma, da inviato di guerra lo portò anche a visitare e lavorare in varie zone dell’Africa e dell’America centrale. Seguì infatti il conflitto etnico in Ruanda, dove si svolse uno dei più feroci genocidi del Novecento, e fu presente come inviato in entrambe le guerre del Golfo, quella del Kuwait di inizio anni Novanta e quella in Iraq del decennio successivo. Sempre in Medio Oriente, Franco Di Mare fu inviato nella guerra in Afghanistan, dopo il suo passaggio del 2000 al Tg1. Dal 2003, con l’approdo a Uno Mattina, iniziò poi una carriera da giornalista e conduttore di programmi televisivi.

L’esperienza del giornalista napoletano come inviato di guerra per la Rai gli ha permesso di realizzare molti importanti reportage e anche un libro, Il cecchino e la bambina, in cui racconta gli orrori della guerra in Bosnia, che è stata uno degli eventi che maggiormente hanno segnato la vita di Franco Di Mare. La storia del suo lavoro nei Balcani e dell’incontro con la piccola Stella ha anche ispirato la fiction Rai L’Angelo di Sarajevo con Beppe Fiorello, tratto dal libro dello stesso Di Mare Non chiedere perché.

Franco Di Mare e gli orrori della guerra

Franco Di Mare in una sentita intervista a Famiglia Cristiana in cui ha parlato della sua vita privata e delle sue esperienze professionali ha raccontato quanto gli orrori della guerra, ovunque abbia fatto l’inviato, lo abbiano segnato. Il giornalista Rai si è anche interrogato sul suo rapporto con la fede. Cattolico praticante, vedendo lo scempio dei brutali omicidi a causa dei conflitti è andato in crisi chiedendosi se fosse possibile tutto ciò sulla Terra. La forte fede di Franco Di Mare e la sua devozione alla Madonna lo hanno portato a superare quei momenti difficili. Quando Franco Di Mare era inviato di guerra nei Balcani aveva con sé una piccola immaginetta della Madonna di Fatima. Era lì proprio sotto il suo giubbotto antiproiettile a dargli sicurezza e fiducia nel domani.

Valerio Moggia

Nato a Novara nel 1989, è il curatore del blog Pallonate in Faccia, ha scritto per Vice Italia e Rivista Undici, e collabora con la rivista digitale Linea Mediana.