Il mondo della cucina italiana celebra una storia che ha dell’incredibile: Gianni Bertone, chef del ristorante Laqua by the Lake, è diventato il primo concorrente proveniente da un talent show italiano a conquistare la prestigiosa stella Michelin. Un riconoscimento ancora più straordinario considerando che Bertone non è mai entrato ufficialmente nella masterclass di MasterChef, essendo stato scartato alle selezioni dell’edizione 2015. Inoltre, nessuno dei vincitori delle tredici edizioni del famoso cooking show può vantare un risultato del genere, fatta eccezione forse per Valerio Braschi.
Dal provino fallito alla grande opportunità
Il percorso di Bertone inizia durante i live cooking della quinta edizione di MasterChef Italia, dove si presenta come giovane cuoco autodidatta proveniente da Monteroduni, in provincia di Isernia. Davanti ai giudici Joe Bastianich, Carlo Cracco, Bruno Barbieri e Antonino Cannavacciuolo, presenta una parmigiana di pesce su mozzarella di bufala panata e fritta. Il suo sogno dichiarato era quello di aprire “Villa Bertone“, un ristorante gourmet ispirato proprio allo stile di Cannavacciuolo.
La svolta professionale con Cannavacciuolo
Il destino ha voluto che proprio lo chef che lo aveva bocciato diventasse il suo mentore. Dopo l’esclusione dal programma, Cannavacciuolo decide di dare una chance al giovane molisano, portandolo a Villa Crespi. Un’opportunità che Bertone ha saputo cogliere al volo, dimostrando un talento e una dedizione che lo hanno portato a crescere professionalmente. Nel 2021, dopo anni come sous chef nel ristorante tristellato, viene scelto per dirigere il Laqua by the Lake a Pettenasco, sul lago d’Orta, dove in soli tre anni ha conquistato la sua prima stella Michelin.
Il confronto con il mondo MasterChef
In tredici edizioni del talent show, i percorsi professionali dei concorrenti sono stati molto diversi. Tra i vincitori delle passate edizioni, molti hanno intrapreso strade nel mondo della ristorazione attraverso consulenze, libri, cooking show e attività come chef a domicilio. Valeria Raciti ha recentemente aperto il suo locale “Alloro” ad Acireale, mentre Valerio Braschi, il più giovane vincitore di MasterChef Italia, dopo l’esperienza al ristorante 1978 di Roma si è trasferito al Vibe di Milano, ancora alla ricerca della sua prima stella.
La storia di Bertone assume un significato particolare nel panorama dei talent culinari. Dal momento della sua esclusione, dove Cannavacciuolo aveva notato “evidenti errori di cottura“, alla conquista della stella Michelin sono passati otto anni di duro lavoro e crescita professionale. Durante il provino, quando Bastianich gli chiese del suo ipotetico menu degustazione da 120 euro per quattro portate, scherzò dicendo che il ragazzo aveva frequentato “la scuola di Cracco”, riferendosi ai prezzi elevati. Oggi, quella che sembrava una battuta si è trasformata in realtà.
La cucina di Bertone al Laqua by the Lake, distante solo pochi chilometri da Villa Crespi, rappresenta l’evoluzione di quel giovane cuoco che sognava di aprire il suo ristorante in Molise. Se il sogno di “Villa Bertone” non si è ancora realizzato, la stella Michelin rappresenta un riconoscimento ancora più prestigioso. Come ha dichiarato lo stesso chef: “Quell’esperienza ha cambiato la mia vita, perché poco tempo dopo mi sono ritrovato a lavorare al fianco di Cannavacciuolo a Villa Crespi”.
Il successo di Bertone dimostra come nel mondo della cucina le seconde opportunità possano trasformarsi in trionfi, quando sostenute da talento, dedizione e la guida di un grande maestro. La sua storia rappresenta anche un monito importante: a volte, quello che può sembrare un fallimento può trasformarsi nell’opportunità di una vita.