Skip to main content

È possibile che Il cacciatore di nazisti, docu-film trasmesso dalla Rai, abbia ispirato addirittura la serie Netflix Stranger Things? Scopriamo la verità dietro questa storia.

Sappiamo ormai tutti che Stranger Things è un coacervo di citazioni di vario tipo, anche se abbiamo sempre pensato arrivaressero tutte dagli Stati Uniti degli anni Ottanta, che infatti fanno da ambientazione temporale alle celebre serie di Netflix. E se invece ce ne fosse completamente diversa?

Infatti un dettaglio della storia creata dai fratelli Duffer, arrivata ormai alla quarta stagione, potrebbe riferirsi a un oscuro episodio del passato, legato alla Germania nazista, e che si ricollegherebbe addirittura con il documentario trasmesso giovedì sera dalla Rai Il cacciatore di nazisti.

Che cos’è Il cacciatore di nazisti

Il cacciatore di nazisti è un docu-film realizzato nel 2021 dal regista Raymond Levy, che si basa sui resoconti degli interrogatori effettuati, tra il 1945 e il 1946 da Antonio Walter Freud, il nipote del padre della psicanalisi Sigmund Freud, che all’epoca lavorava per l’unità investigativa britannica sui crimini di guerra perpetrati da nazisti.

In particolare, il documentario segue le indagini di Freud in merito all’omicidio di 20 bambini avvenuto alla fine del conglitto ad Amburgo, che si ricollega alla tragica vicenda dei cosiddetti bambini di Mengele.

Il legame tra Il cacciatore di nazisti e Stranger Things

Josef Mengele era uno scienziato nazista impiegato nel campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau, dove a partire dal maggio 1943 guidò un’equipe medica in una serie di esperimenti sui bambini, prima rom e poi ebrei, prigionieri del campo.

I bambini erano tutti gemelli, che venivano sottratti ai genitori e sistemati tutti assieme in un’apposita baracca, per poi venire periodicamente sottoposti agli esperimenti della squadra di Mengele. Questa parte della storia ricorda da vicino quanto avvienein Stranger Things con i bambini “accuditi” dal dottor Martin Brenner, di cui fa parte anche Undici, così come Henry, il villain della quarta stagione della serie.

La storia di Mengele potrebbe aver ispirato i fratelli Duffer per quella di Brenner e Undici, anche se gli esperimenti nazisti erano logicamente molto diversi da quelli condotti dallo scienziato di Stranger Things. Mengele si occupava di studiare possibili cure alle malattie infettive, che venivano appositamente trasmesse alle sue cavie, o ancora perstudiare le differenze genetiche tra la cosiddetta razza ariana e tutte le altre, ritenute inferiori. Uno degli aspetti più efferati degli esperimenti riguardava gli studi sul coloredegli occhi e i tentativi di mutare il colore degli occhi dei bambini, cercando di trasformarli da scuri ad azzurri, come quelli generalmente diffusi tra i tedeschi.

Il fatto che Mengele non sia mai stato catturato dopo la fine della guerra, e che solo dopo la sua morte si scoprì che aveva vissuto fino al 1979 in Brasile, ha portato alla nascita di molte leggende metropolitane riguardo la possibilità che avesse proseguito i suoi esperimenti anche successivamente. Queste storie hanno ispirato il libro del 1976 I ragazzi venuti dal Brasile, che ha poi ispirato un film omonimo uscito nel 1978.

Mariaclaudia Catalano

Giornalista pubblicista, inviata d’assalto classe ‘89, una vita in radio e al tg, content editor per vocazione. Convertita al SEO non posso più farne a meno