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MotoGP pagelle Mugello / Un gran premio d’Italia d’altri tempi, sotto ogni aspetto. Nel week-end in cui il mondo dei motori si è stretto nel ricordo degli sfortunati Nicky Hayden e Luis Salom – ma anche del mai dimenticato Marco Simoncelli – si è consumato il trionfo tutto italiano firmato da Andrea Migno, Mattia Pasini e Andrea Dovizioso. Un tripudio tricolore che mancava dal lontano 2008, quando ad imporsi furono Simone Corsi in 125, Marco Simoncelli in 250 e Valentino Rossi in MotoGP. Tanti, come sempre, gli spunti regalati dal week-end del motomondiale, a cominciare dalle difficoltà di Honda -e di Marquez – ed il rimpianto di Valentino Rossi per la condizione fisica minata dal brutto incidente in motocross della scorsa settimana.

MotoGP, le pagelle del Mugello

Andrea Dovizioso voto 10: L’aveva detto: “Perchè no?”. Evidentemene se lo sentiva, perchè la gara che il Dovi ha tirato fuori davanti al pubblico di casa è un capolavoro assoluto. Terza vittoria in carriera in MotoGp, la prima sull’asciutto e la prima nella top class di un pilota italiano su moto italiana. Oltretutto la Ducati non vinceva al Mugello dal 2009, quando ad imporsi fu un certo Casey Stoner. Basta questo – o forse no – per spiegara la portata dell’impresa compiuta da un pilota troppo spesso sottovalutato, ora prima inseguitore di Vinales in classifica mondiale.

Maverick Vinales voto 8: E’ in una condizione psico-fisica che si potrebbe tranquillamente definire “stato di grazia”. Talmente sicuro dei propri mezzi da avere la lucidità mancata a Rossi due settimane fa a Le Mans. Lo ha detto lui stesso: “Avrei potuto provarci, ma oggi doveva andare così”. Un secondo posto che vale oro in classifica mondiale, questi sono punti che come si suol dire “si contano alla fine”.

Danilo Petrucci voto 9: Finalmente! Dopo tanta sfortuna e tanti problemi, il buon Petrux si risveglia nella gara più importante per i piloti italiani e per Ducati, che tanto tiene a ben figurare sulle colline del Mugello. Aveva già dato segni di risveglio in qualifica, in gara ha semplicemente confermato di essere veramente a posto e di avere un potenziale da tirare fuori un po’ più spesso, anche sull’asciutto.

Valentino Rossi voto 7: Sulla sua valutazione pesa come un macigno lo sfortunato incidente durante l’allenamento in motocross. L’ha fatto pesare poco, forse per dimenticare lui stesso il dolore, ma è evidente che i dolori hanno avuto un ruolo fondamentale nel togliergli la possibilità di piazzare la zampata nel finale. Con ogni probabilità al 100% della condizione avrebbe potuto centrare almeno il podio, ma il quarto posto è comunque un bel “limitare i danni”. -30 in classifica da Vinales, c’è ancora speranza.

Marc Marquez voto 5: Il suo calo è preoccupante e la sensazione che abbia già abdicato è forte. Rispetto allo scorso anno fatica maggiormente a guidare sopra i problemi di una Honda che sta dando l’impressione di avere l’andatura del gambero. Colpa delle gomme? Di una moto non ancora perfettamente a punto? Difficile dare una risposta in questo momento, ma sta di fatto che nel frattempo la concorrenza sta prendendo il largo. Che stia meditando di cambiare aria?

Jorge Lorenzo voto 5: L’approccio al week-end era stato decisamente promettente, ma non è riuscito a mantenere le attese. In gara si è visto per tre giri, regalando tra le altre cose un bello spettacolo lottando con Rossi e Vinales. Poi è calato alla grande, chiudendo mestamente ottavo e guardando il suo compagno festeggiare. Tutto questo non aiuta sicuramente il suo progressivo adattamento alla Ducati.

Daniel Pedrosa voto 4: Purtroppo per lui l’acuto di Jerez non è stato una rinascita sportiva ma il classico exploit cui ci ha abituato ogni anno. Mai in palla, costantemente anonimo, le telecamere lo inquadrano solo quando Crutchlow tenta di staccargli la testa dopo l’incidente che li ha visti coinvolti all’ultimo giro.

SPECIAL GUEST: Andrea Migno e Mattia Pasini: La giornata chiusa divinamente da Dovizioso era stata aperta dai trionfi di due ragazzi che aspettavano da tanto tempo questo momento. Il giovane Migno, pilota del team di Valentino Rossi, alla prima vittoria nel motomondiale proprio al Mugello. L’ormai veterano Mattia Pasini, pilota da sempre “genio e sregolatezza” che con la Moto2 non aveva mai avuto un gran feeling ma che al Mugello aveva già dimostrato di saper vincere: correva l’anno 2009 e il “Paso”, in 250, vinse un epico duello sotto l’acqua contro l’amico di sempre Marco Simoncelli. Ci piace pensare che il grande Marco abbia esultato con lui questa mattina.


Mariaclaudia Catalano

Giornalista pubblicista, inviata d’assalto classe ‘89, una vita in radio e al tg, content editor per vocazione. Convertita al SEO non posso più farne a meno

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