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Nek incidente alla mano, il cantante torna su quei difficili momenti, la verità in un libro che racconta non solo il suo dramma

Un solo momento può cambiare la vita delle persone. Ne sa qualcosa Nek che ha deciso di ripartire con un libro dopo l’incidente alla mano avvenuto durante il lockdown. I 50 anni dell’artista e e quell’evento che poteva rivelarsi fatale per la sua carriera sono gli spunti che hanno portato alla scrittura di “A mani nude”, titolo del libro e anche di una canzone che fa parte dell’album Il mio gioco preferito – Parte seconda. Nasce tutto da una storia vera, un incidente che Nek ha voluto raccontare e che è diventato il punto di partenza per riflessioni sulla pazienza, l’amore, la fede, il dolore e il coraggio.

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Nek incidente alla mano, cosa è successo

Nek ha raccontato del suo incidente alla mano in più occasioni. Durante il lockdown si era dedicato maggiormente al bricolage e a lavorare il legno. Un momento di distrazione durante una giornata di lavoro e il cantante si è tagliato la mano con una sega circolare. Tutte le dita sono rimaste danneggiate e i danni, in particolare ad anulare e dito medio, hanno richiesto oltre undici ore d’intervento. Nek ha spiegato che il tempismo è stato fondamentale per salvare la mano ma soprattutto la sua vita. Bastava un po’ più di tempo in attesa dei soccorsi per morire dissanguato.

Invece il cantautore ha avuto il sangue freddo di prendere l’auto e di guidare fino al Pronto Soccorso di Sassuolo. Più volte ha raccontato che questo incidente è stato fondamentale per valorizzare ogni giorno. In una recente intervista ha inoltre rivelato le condizioni della sua mano, fondamentale per il suo lavoro, la stessa che gli ha permesso di scrivere, comporre e suonare i suoi più grandi successi. La mano è all’80% della sua funzionalità e non si sa che riuscirà a riacquisire la capacità totale. Ha difficoltà a suonare la chitarra ma compensa suonando batteria, basso e pianoforte.

Nel libro “A mani nude” parte dall’incidente per raccontare i suoi inizi, le avversità, il ruolo di essere padre, il rapporto con la fede e l’importanza della musica nella sua vita. In particolare Nek si chiede come potrebbe essere la sua vita se non potrà mai più suonare. E come sarebbe stata la sua vita senza la musica.

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Mariaclaudia Catalano

Giornalista pubblicista, inviata d’assalto classe ‘89, una vita in radio e al tg, content editor per vocazione. Convertita al SEO non posso più farne a meno