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Nero a metà 2 è andato in onda nel 2020, tra settembre e ottobre. Un totale di dodici episodi suddivisi in 6 puntate. Claudio Amendola e Miguel Gobbo Diaz nuovamente al centro di un gran numero di casi, che potremmo definire marginali, rotanti intorno a una storyline principale e complessa.

Ricordate com’è terminata la seconda stagione? Ecco tutto quello che dovreste sapere prima di dare inizio a Nero a metà 3. Andiamo a riassumere gli eventi principali degli episodi in onda nel 2020 e come si sono conclusi.

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Nero a metà 2 trama

Carlo assiste alla morte di Paolo Moselli, collega poliziotto, investito da un pirata della strada. Marta, madre di Paolo e collega agente, pressa per ottenere indagini più accurate. Malik, intanto, si avvicina a Olga, moglie di Muzo, ritrovata morta poco dopo.

Il marito viene sospettato e poi arrestato, quando il cellulare della donna viene ritrovato nel suo armadio di casa. Carlo crede qualcuno lo stia incastrando mentre il giovane collega è certo della sua colpevolezza. Marta e Carlo indagano sull’incidente, mentre Alba riprende a cercare sua madre. La vicinanza tra Guerrieri e la collega logora il suo rapporto con Cristina.

Il cellulare di Olga era stato piazzato da qualcuno e si scopre che la donna aveva scoperto qualcosa sulla morte di Paolo. Questi era stato investito di proposito. Tracce di amianto vengono ritrovate sulla scena del crimine e a casa di Muzo. L’assassino è lo stesso.

Alba ritrova sua madre ma scopre che ha una nuova famiglia in Svizzera. Trova conforto tra le braccia di Malik, pur frequentando Enea, mentre lui è molto vicino a Monica. Molti agenti scoprono d’avere il cellulare sotto controllo. Tra loro c’è anche Nusco, che compra un nuovo telefono e viene poi accoltellato. Alba gli salva la vita e l’uomo viene ricoverato. Carlo e Malik scoprono che tra gli obiettivi del killer vi sono anche Muzo e Marta. Per questo i loro casi sono morti. Carlo, intanto, lascia Cristina perché si scopre innamorato di Marta.

Nero a metà 2 come è finito

Muzo e Marta capiscono che è Graziano Imardi a volerli morti. Si tratta del costruttore che avevano incastrato anni prima, quando lavoravano come infiltrati per un caso di sfruttamento della prostituzione. La polizia fa irruzione in un suo cantiere e trova oggetti personali di Olga. Le cose però non sono così semplici. Imardi viene infatti trovato murato vivo.

Le indagini riprendono e tutto sembra puntate in direzione di Leonardo Sfera, arrestato anni prima da Marta, Muzo e Nusco per l’omicidio della fidanzata Xenia (una delle prostitute che lavorava per Imardi). Muzo prova a suicidarsi, ritenendosi responsabile per la morte della moglie. Carlo riesce però a bloccarlo.

Malik e Carlo capiscono che Sfera è innocente e ha pagato per qualcosa che non ha fatto. A uccidere Xenia è stato un poliziotto, che si rivela essere Nusco. L’uomo ha deciso di vendicarsi di tre agenti, punendo anche Muzo e Marta che al tempo non gli credettero. L’assassino controlla la stanza di Nusco con una telecamera e si prepara a ucciderlo. In stazione, intanto, Zambra viene scagionato. Non è il complice del killer, perché questi pare stia agendo da solo.

Alba ha un duro confronto con sua madre Clara, fuggita via dopo aver spacciato droga con un collega corrotto di Carlo, uccidendolo. La giovane pare indulgente nei suoi confronti ma il confronto con il padre finisce nel peggiore dei modi. Clara viene spedita in un altro commissariato, mentre Marta prova a consolare un disperato Guerrieri.

In ospedale si svolge il confronto finale. Sfera innesca un’esplosione e si ritrova poi a prendere in ostaggio Cinzia, provando a scampare alla polizia. L’uomo riesce a scappare e Marta si mette sulle sue tracce in solitaria. Vuole ucciderlo e capisce che è stata Lucia ad aiutarlo, agente immobiliare individuata da Cinzia. Si ritrova in grave pericolo ma Carlo le salva la vita. Lei punta la pistola contro il killer ma non lo uccide. Lei non si è fidata di lui e lo ha tradito, agendo da sola. Questo distrugge il rapporto con Carlo. Lei gli lascia una lettera sull’auto, ringraziandolo di tutto e dicendogli di star partendo per Napoli. Tutto ritorna alla normalità ma Guerrieri è più solo che mai.

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Giancarlo Spinazzola

Giornalista professionista classe '87, diverse le esperienze maturate soprattutto in ambito sportivo. Inviato per il calciomercato e le Universiadi ma anche per eventi di politica interna ed esteri, dal vertice bilaterale Italia-Francia alle elezioni. Ex direttore di Road2Sport e F1world, sono redattore per varie testate web e collaboro nella redazione sportiva della tv regionale campana Canale 21