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Ruby è ammalata in Peaky Blinders 6. La giovane figlia di Tommy Shelby ha delle allucinazioni e ripete Tickna Mura O Beng, ma cosa significa?

Quando Lizzie avverte Tommy della malattia di Ruby, gli dice che la piccola ripete Tickna Mura O Beng (Tickner Maura O Beng nei sottotitoli). Parole in romani che lei non comprende, e forse neanche la bambina. Per Tommy Shelby è però l’inizio di un incubo che ha come unica conclusione la morte. Cosa vuol dire Tickna Mura O Beng (Tickner Maura O Beng nei sottotitoli)?

Peaky Blinders 6: Tickna Mura O Beng cosa significa

Se avete visto il primo episodio di Peaky Blinders 6 vi state chiedendo che senso abbiano le parole ripetute dalla piccola Ruby. La bambina è malata e ha delle allucinazioni e sua madre Lizzie spiega come stia ripetendo delle frasi in romani.

Cosa significa Tickna Mura O Beng (Tickner Maura O Beng nei sottotitoli)? Per Tommy Shelby il significato è chiarissimo, ma non per noi. Il pubblico non ha risposta né nella prima puntata né nel corso della stagione. Sappiamo che vi è qualcosa di oscuro e totalmente negativo in queste parole, ma nessuno ne svela l’esatto senso.


Tradurre la lingua romani non è affatto semplice. Lo spiega anche Steven Knight, che ha offerto una spiegazione non accurata al 100%. Il problema di fondo è la natura nomade della cultura dei gipsy. Possiamo però farci un’idea. Tikna, o Tickner, significa bambina o figlia. Mora o Maura è invece molto difficile da tradurre. Si può tradurre come amico o far derivare la parola dal latino mors, dunque legata alla morte. Quest’ultima definizione pare avere più senso, dato il terrore di Tommy, che chiede di porre una madonna nera al collo di Ruby. Soprattutto si lega a O Beng, che rappresenta una figura soprannaturale e, in alcuni casi, il diavolo in persona. Ciò che la bambina ripete è una condanna a morte annunciata, e con il passare degli episodi vedremo come si parlerà di una vera e propria maledizione su di sé e su suo padre Tommy.

Luca Incoronato

Giornalista pubblicista, orgoglioso classe '89. Mai avuto alternative alla scrittura, dalle poesie d'amore su commissione in terza elementare al copywriting. Appassionato di cinema e serie TV, pare io sia riuscito a farne un lavoro