A chi è dedicata Tango di Tananai? Straziante storia vera

Luca Incoronato
09/02/2023

A chi è dedicata Tango di Tananai? Straziante storia vera

A chi è dedicata Tango di Tananai: la storia d’amore vera raccontata nel suo videoclip racconta un amore a distanza in Ucraina, separato dalla guerra

In tanti si sono chiesti a chi è dedicata Tango di Tananai dopo la grande rivincita del cantautore a Sanremo 2023. Ascoltata per la prima volta dal pubblico durante la seconda serata del Festival dell’Ariston è stata subito apprezzata. È già una delle più ascoltate e quotate di questa quarta edizione condotta da Amadeus, il che cancella del tutto l’ipotesi di un Tananai ultimo, come accaduto durante la sua prima esperienza. Decisamente sfortuanto da questo punto di vista e per quanto riguarda la classifica canonica, ma ben differente sotto l’aspetto social, dov’è stato uno dei vincitori, senza dubbio. Con Tango vediamo un aspetto differente di Tananai, 27 anni, il cui vero nome è Alberto Cotta Ramusino, nato a Milano l’8 maggio 1995. Ha voluto dimostrare di non essere soltanto “quello di S3sso occasionale”, ma d’avere altre sfumature di sé da mostrare. Un passaggio naturale, che vede Abissale come anello di congiunzione tra questi due approcci differenti al racconto di sé e dell’amore in genere. Dalla voglia di giocare a un animo maggiormente riflessivo e il pubblico apprezza enormemente entrambe le facce di questa medaglia, senza sentirsi affatto tradito.

Tananai tango la vera storia della canzone

Dopo averla ascoltata, magari più volte fin dal lancio a Sanremo 2023, viene però da chiedersi a chi è dedicata Tango di Tananai ed è una domanda che tiene banco tra i suoi fan, e gli “ascoltatori occasionali”, sul web. A svelare il segreto ci ha pensato proprio l’artista, intervenuto in prima persona anche per evitare possibili interpretazioni secondarie non corrispondenti al vero. La sua canzone Tango parla di un amore a distanza, che rappresenta una sfida davvero enorme. Far funzionare una relazione è già molto complesso, senza aggiungere l’enorme difficoltà di dover tenere viva la fiamma e l’interesse via smartphone, vedendosi di rado e non essendoci fisicamente l’uno per l’altra, nei momenti di gioia e sconforto. C’è spazio in Tango per un po’ di vita vissuta di Tananai, ovvero di storia vera, ma il cantante ci tiene a sottolineare di non parlare strettamente di sé in questo brano. È la prima volta che no mette se stesso e la propria esperienza diretta al centro di un brano, soprattutto uno così importante che potrebbe cambiare la sua storia a Sanremo dopo quell’ultimo posto memorabile. Tango prende forma attraverso i racconti degli altri, mescolando vite differenti, accomunate da esperienze comuni e sofferenze simili. Tutto si collega attraverso quella che può essere l’imprevedibilità di un amore a distanza. Una canzone della quale Tananai è molto orgoglioso, così come del suo videoclip. L’idea è quella di analizzare un aspetto determinante della distanza in una coppia, ovvero l’importanza che viene data alle piccole cose. Il fatto di vedersi di rado rende tutto più magico e speciale, anche starsene in ginocchio davanti a un sexy shop. Una relazione che è vera perché non viene travolta dalla durezza della quotidianità ma, al tempo stesso, è imprevedibile perché ritrovandosi ci si potrebbe vedere diversi. Il videoclip è stato lanciato giovedì 9 febbraio ed è una vera e propria perla, che racconta la storia a distanza di Olga e Maxim. I due sono ragazzi di Smolino, cittadina in un’Ucraina travolta dalla guerra scatenata dalla Russia. La coppia ha una figlia di 14 anni, Liza, e le immagini mostrate sono reali, girate dai due con i rispettivi smartphone. Non è un mockumentary e la storia mostrata in immagini è dolorosamente reale. La loro vita è stata stravolta, di colpo, trasformando un amore quotidiano in un amore a distanza, preoccupato dal rischio di morte che aleggia su tutti. Prima del conflitto Olga era una segretaria in una clinica, e oggi prova a sopravvivere, così come il suo Maxim, al fronte da febbraio 2022. Olga è in Italia, rifugiata, con sua figlia Liza. Giunte nel nostro paese il 28 marzo 2022, un mese dopo l’invasione russa, circa. Qui, dopo le strutture statali, hanno trovato riparo in casa di un signore italiano a Milano, nel quartiere Isola. Una storia raccontata a Tananai da alcuni amici e il cantante si è lasciato immediatamente travolgere da questo fiume in piena di emozioni. Ha così scelto di mostrare una storia a distanza, quella più assurda e folle, cui non penseremmo mai: “La separazione forzata dalla guerra”. Un videoclip che si conclude con un videomessaggio di Maxim alla sua Olga, mentre è in piedi al gelo: “Mi sta scaldando il tuo amore, e il tè. Va tutto bene. Ti adoro”.

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