Perché Fabio Fazio lascia la Rai

Danilo Budite
16/05/2023

Perché Fabio Fazio lascia la Rai

I motivi che hanno portato Fabio Fazio alla Rai: il caso del contratto, il saluto e l’addio pungente di Matteo Salvini

Sta tenendo banco in questi giorni il caso relativo a Fabio Fazio, che dopo ben 4o anni lascia la Rai, passando a Discovery. Si chiude una delle collaborazioni più lunghe e proficue della storia della televisione italiana e chiaramente in molti si chiedono perché Fabio Fazio lascia la Rai. Il motivo non è legato a una scelta del conduttore, bensì a una mossa aziendale, visto che l’addio è da ricondurre semplicemente alla fine del contratto che legata il giornalista con l’emittente di stato e che non è stato rinnovato. Da fine maggio terminerà, dunque, l’esperienza in Rai di Fabio Fazio, che è già pronto a imbarcarsi in una nuova avventura, visto che lui e la sua fida compagna d’avventura Luciana Littizzetto hanno firmato un contratto di quattro anni con Discovery e sono pronti a debuttare dal prossimo autunno sul Canale Nove. A margine di questo incredibile addio, Fabio Fazio ci ha tenuto a esprimere tutta la sua gratitudine alla Rai durante l’ultima puntata di Che Tempo che Fa, e in un passaggio al Tg3 ha fatto luce su alcuni retroscena legati al suo addio, sottolineando come non tutti i protagonisti sono adatti per tutte le narrazioni e che quindi il suo lavoro proseguirà altrove, per continuare sulla linea di quello che è stato negli ultimi 40 anni. Impossibile non legare queste parole a tutta la polemica che sta montando in questi giorni, che vedrebbe l’addio di Fazio come una mossa politica del governo Meloni. In tal senso, suona sanguinoso il saluto di Salvini, che ha commentato la notizia dell’addio di Fazio e Littizzetto scrivendo Belli ciao: un commento che ha letteralmente infiammato il pubblico, ma il conduttore di Che Tempo che Fa ha smorzato le fiamme, sottolineando che lui e Luciana Littizzetto non si sentono affatto delle vittime o dei martiri, ma sono felicissimi di proseguire altrove il loro lavoro. Fabio Fazio lascia la Rai per la scadenza del contratto, ma secondo molti ci sono anche altri motivi dietro, da un’insofferenza politica alla volontà di liberarsi di uno stipendio molto alto.

Fabio Fazio stipendio

Uno dei temi che è sempre stato legato alla figura di Fabio Fazio è, infatti, quello del suo stipendio. Negli anni sono sorte, a riguardo, moltissime polemiche, spesso provenienti dallo stesso mondo della politica. Lo stesso Salvini, ad esempio, diverse volte ha lamentato il cachet troppo alto destinato al conduttore, ma le polemiche sono diventate qualcosa in più nel 2019, quando il deputato del PD Michele Anzaldi aveva chiesto una vera e propria indagine sullo stipendio di Fazio, che girava intorno ai due milioni, ma quell’inchiesta è stata poi archiviata senza nessuna irregolarità rilevata. Quando la Rai è intervenuta sulla vicenda, la linea è stata sempre quella della protezione verso il giornalista, asserendo che il suo stipendio era in linea con quelli degli altri grandi volti Rai e che inoltre il suo programma, Che Tempo che fa, metteva a segno ricavi molto alti, che giustificavano un alto compenso. Stando alle cifre che si trovano in rete, pare che lo stipendio di Fazio si aggirasse intorno ai 50.000 per una puntata di prima serata, ai 13.000 per una di seconda e 7.000 per il lavoro come autore. Lo stesso Fazio, in un’intervista al Corriere della sera nel 2017, aveva svelato dettagli del suo compenso: i poco più di due milioni, contestati poi due anni dopo, per l’intera stagione di Che Tempo che fa. Nel mirino però delle critiche sono finiti altri costi, non legati allo stipendio ufficiale del giornalista, ma ad altre entrate riconducibili a costi di produzione, visto che con la sua società OFFicnina Fazio è stato per un certo tempo anche produttore di Che Tempo che Fa. L’addio di Fabio Fazio alla Rai spegne, dunque, anche questa annosa polemica stipendio che ha sempre circondato il conduttore, mentre non sono note le cifre dello stipendio di Fazio con Discovery, che ha mantenuto il massimo riserbo sulla questione.

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