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Il finale di Luce dei tuoi occhi 2 svela chi è la figlia di Emma Conti: come finisce la fiction con Anna Valle e Giuseppe Zeno

Come finisce l’ultima puntata di Luce dei tuoi occhi 2, fiction con Anna Valle e Giuseppe Zeno, lascia tutti a bocca aperta. Si è scoperto finalmente chi è la figlia di Emma Conti, un mistero che per l’intera stagione è stata al centro delle vicende della serie targata Mediaset. I due protagonisti avevano spiegato mesi fa come questa seconda stagione avrebbe chiuso qualche cerchio, avviando la storia verso il suo arco narrativo conclusivo. Le promesse sono state mantenute, dal momento che la sesta e ultima puntata, andata in onda mercoledì 18 maggio, non ha di certo deluso le aspettative. Nell’ultima puntata della seconda stagione, Petra è in carcere, mentre Roberto spiega a Emma d’essere stato minacciato. La donna confronta un campione di sangue di Diana con il DNA della spazzola che aveva avuto da Petra. Scopre così che purtroppo la giovane non è sua figlia. Capisce d’essere stata manipolata e cade in una profonda disperazione. Parlando con Enrico, però, capisce che quei capelli sulla spazzola sono effettivamente di sua figlia. Ciò vuol dire che Petra sa la verità e ha ancora qualcosa da rivelare.

Luce dei tuoi occhi 2 come finisce

Per capire come è finito Luce dei tuoi occhi 2 e quindi chi è la figlia di Emma Conti è stato cruciale il confronto tra Petra e Emma in carcere che risulta sbalorditivo, con la Novak che svela d’essere stata una di quelle ragazze incinte di Cantore, ma di non aver voluto dare via la sua bambina. Fuggita a Vicenza, si è rintanata dall’uomo misterioso che avrebbe dovuto ricevere la sua Alice. In cambio del suo silenzio, lui le avrebbe dato una vita migliore. Ne nacque una strana relazione, con le rispettive figlie cresciute insieme, fino a quando Alice, poi chiamata Regina, annegò durante un litigio con Diana. Si scopre quindi come finisce Luce dei tuoi occhi 2: Petra è spaventata e dice a Emma che tentare di scoprire l’identità dell’uomo misterioso metterebbe tutti loro in pericolo. In seguito la Novak incontra Diana e la sconvolge, dicendole d’essere sua madre, mentre Regina, la bambina annegata, era in realtà la figlia di Emma, ormai morta.

Una storia molto conveniente, alla quale Enrico non crede. L’uomo è infatti certo che Alice/Regina sia ancora viva. Diana scappa via, presa dai sensi di colpa, e in una lettera d’addio si autoaccusa della morte della figlia di Emma. La giovane si è rifugiata nella casa del dramma, quella dell’uomo misterioso, e viene raggiunta da Enrico ed Emma. Non sanno, però, d’essere sotto il tiro di un cecchino, che non riesce a ucciderli solo grazie all’intervento di Armando, che poi viene ucciso. Tempo di verità, finalmente, con Diana che racconta come Alice/Regina sia stata cresciuta da Fabio Caruana. In punto di morte, Armando lascia a Diana un pedone degli scacchi, il che fa capire alla giovane che Alice è ancora viva. Ricorda infatti di quando venne portata via dalla villa, mentre le era stato fatto credere fosse morta.

Dopo aver raccontato tutto a Emma ed Enrico, gioca a scacchi online con un utente di nome England, che si scopre essere proprio Regina. Vive in New Jersey e le due si danno appuntamento negli Stati Uniti. Enrico prova a far collaborare Petra, dicendole che la cura può avere effetto, e lei ammette al vicequestore d’essersi fatta carico di crimini non commessi, come l’omicidio di Vicky, per proteggere Diana da Caruana. Questi intima alla figlia di non incontrare Diana per nessuna ragione, ma la giovane è certa di ciò che sta facendo ed è pronta a conoscere il suo passato. A New York, intanto, il potente finanziere viene arrestato dall’FBI. Il tanto agognato incontro avviene, finalmente, ed Emma ha modo di vedere sua figlia per la prima volta, prima che Enrico le chiede di diventare sua moglie.

Luca Incoronato

Giornalista pubblicista, orgoglioso classe '89. Mai avuto alternative alla scrittura, dalle poesie d'amore su commissione in terza elementare al copywriting. Appassionato di cinema e serie TV, pare io sia riuscito a farne un lavoro