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La macchina di Lolita Lobosco è una prestigiosa auto d’epoca. Si tratta della Bianchina degli anni Sessanta di grande valore

Oltre ad essere appassionata di scarpe, Lolita Lobosco è una grande estimatrice di auto. A riprova lo dimostra la cura nei dettagli che la Rai ha voluto mettere in una delle sue fiction di punta cue ha contribuito a consacrare il successo di Luisa Ranieri. Anche se nelle scene non è di certo protagonista, la famigerata Bianchina della vice questore di Bari ha stuzzicato la curiosità dei telespettatori forse quanto gli amori della della poliziotta pugliese. Va precisato che non è un’invenzione creata ad hoc per rendere più interessanti le indagini della protagonista. La macchina che guida Lolita Lobosco è una Bianchina vera, tra l’altro è un modello di auto realmente esistito. Si tratta di un veicolo prodotto dalla ditta Autobianchi nella prima decade degli anni Sessanta piuttosto iconico a tal punto da essere creato in due differenti versioni. In un primo momento era per quattro passeggeri, ognuno con la propria portiera e una particolare copertura molto stilosa. La seconda versione dell’auto che ha Lolita Lobosco nella fiction di Rai 1 è molto più compatta con uno spazio più ampio per il trasporto bagagli. Quella che vediamo nella serie ispirata ai libri di Gabriella Genisi è il primo modello e ha la cappotta bianca con le portiere rosse fiammanti. Luisa Ranieri, in diverse interviste promozionali della fiction ambientata a Bari ha parlato spesso del reale rapporto con la macchina di Lolita Lobosco, raccontando come vengono girate le scene. L’attrice, moglie di Luca Zingaretti per tutti Montalbano, guida realmente la Bianchina sul set, che a sua volta è davvero un’auto d’epoca e non una fedele ricostruzione. Qualche volta è successo che i ciak andassero nuovamente rifatti perché il motore della vettura, anzianotto, non funzionava a dovere, fermandosi all’improvviso. L’artista napoletana si è anche divertita fuori dalle telecamere per la Bianchina del vice questore pugliese. Quella di Lolita Lobosco è la stessa macchina che aveva sua madre quando ha preso in tarda età la patente. Lei in persona, però, non ha mai avuto il piavere di guidarla.

La Ranieri ha iniziato a fare esperienza al volante a bordo di una Twingo per poi attualmente utilizzate una Suzuki per gli spostamenti pratici della vita quotidiana. La Bianchina non è il solo veicolo ritornato in auge grazie ad una serie TV di genere poliziesco. Meritano una citazione anche la Peugeot 403 del Tenente Colombo e la BMW dell’ispettore Derrick. La macchina della protagonista delle Indagini di Lolita Lobosco ha un valore non indifferente, facendo una media dei prezzi in rete dei vari modelli usati si potrebbe spendere anche una cifra che si aggira intorno ai 60mila euro.

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La macchina di Lolita Lobosco è una star

le indagini di lolita lobosco
Lolita a bordo della sua auto

Manco a dirlo nel cast de Le Indagini di Lolita Lobosco è nata una stella. La Bianchina è stata oggetto di selfie e folla osannante durante le riprese della terza stagione della longeva fiction in onda su Rai 1. In sosta sulla spiaggia di Pane e Pomodoro a Bari, l’auto è stata molto apprezzata come fosse un’attrice della serie e si è scelto di esporla nella piazza adiacente la rinomata spiaggia pugliese per accontentare le numerose richieste dei fan che volevano ammirarla.

Mariaclaudia Catalano

Giornalista pubblicista, inviata d’assalto classe ‘89, una vita in radio e al tg, content editor per vocazione. Convertita al SEO non posso più farne a meno