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Briganti sta conquistando il pubblico italiano: tra le protagoniste della serie di Netflix c’è anche Michelina Di Cesare

Un successo per certi versi inaspettato, quello di Briganti, la serie storica creata da Antonio Le Fosse, Steve Saint Leger e Nicola Sorcinelli, che mescola gli stilemi del genere western con la vera storia del brigantaggio nell’Italia meridionale post-unitaria. In particolare, la serie si concentra molto sui personaggi femminile, come la protagonista Filomena interpretata da Michela De Rossi. Ma tra le varie bandite dello show colpisce anche la figura di Michelina Di Cesare, interpretata da Matilda Lutz, attrice nota per film come L’estate addosso, The Ring 3 e Revenge. Anche questo personaggio, come molti di Briganti, è esistito realmente. Il grande riscontro della serie Netflix ha così incuriosito il pubblico a scoprire la vera storia di Michelina Di Cesare e capire se ci siano differenze tra il fenomeno sulla piattaforma streaming e la realtà. Michelina Di Cesare era nata nel 1841 a Caspoli, una frazione vicino Caserta, in Campania, in un’umile famiglia di braccianti. Fin da piccola aveva avuto problemi con la legge, venendo segnalata per dei furti. Poi, all’età di 20 anni, divenne moglie di un uomo chiamato Rocco Zenga, che però morì solo un anno più tardi. A quel punto, Michelina Di Cesare conobbe il bandito ed ex soldato dell’esercito borbonico Francesco Guerra, di cui divenne l’amante e probabilmente in seguito anche la moglie (sposandosi clandestinamente), unendosi attivamente alla sua banda.

La banda di Guerra era composta da 21 persone, e di queste la donna era un membro molto importante. Secondo la testimonianza di Domenico Compagnone, anche Michelina Di Cesare andava in giro armata “di fucili a due colpi e di pistola”, com’era usanza dei capibanda. Questi briganti furono attivi sulle montagne del Casertano per diversi anni, fino a che un spia non rivelò al generale piemontese Emilio Pallavicini di Priola la posizione della banda, che poté così essere sgominata nel 1968. Michelina Di Cesare venne uccisa mentre cercava di fuggire, il suo corpo e quello degli altri banditi e bandite venne spogliato ed esposto nella piazza centrale di Mignano.

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Michelina Di Cesare e le foto da brigante

Il corpo nudo di Michelina Di Cesare fu anche fotografato, e questa immagine divenne molto celebre nella propaganda sabauda contro il brigantaggio. La stessa brigante, in vita, era però stata molto abile a far circolare delle proprie foto, oggi divenute molto celebri, che la ritraevano sia armata sia in abiti tradizionali contadini. Ciò le ha permesso di diventare una delle figure più celebri del brigantaggio italiano. Lo conferma il fatto che a lei ha dedicato una canzone anche Edoardo Bennato: si tratta del brano Il sorriso di Michela, incluso nell’album del 2016 Canzoni di contrabbando.

Valerio Moggia

Nato a Novara nel 1989, è il curatore del blog Pallonate in Faccia, ha scritto per Vice Italia e Rivista Undici, e collabora con la rivista digitale Linea Mediana.