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Cosa fa oggi il vero Pietro Ferrara del film di Rai 1 Mascaria e come si è conclusa la vicenda: una beffa per la famiglia

Per chi sperava in un lieto fine per il film Mascaria di Rai 1 ispirato ad un vero fatto di cronaca deve ricredersi, anche perché in apparenza non affatto in tono con il senso della giornata della legalità. La storia che ha fatto da principale ispirazione al film Mascaria diretto da Isabella Leoni è quella di Rocco Greco, imprenditore della zona di Gela, vicino Caltanissetta, che denunciò e fece arrestare i mafiosi che lo ricattavano nel 2009. Con il metodo della calunnia venne accusato ingiustamente da chi aveva denunciato per racket e subì un processo per associazione mafiosa. Il vero Pietro Ferrara oggi ha fatto una fine tragica. Nel 2020 il tribunale ha assolto Rocco Greco e la sua famiglia da ogni accusa, riabilitandolo dopo anni di calunnie, appunto. Purtroppo, tutta la vicenda aveva già avuto uno sviluppo drammatico giusto un anno prima della sentenza. Il Pietro Ferrara di Mascaria era già morto. Rocco Greco si è infatti suicidato il 27 febbraio 2019, sparandosi un colpo in testa nella sede della sua fabbrica, la Cosiam, in via Butera a Gela, all’età di 57 anni. Dopo la sua morte, l’azienda è passata al figlio Francesco, il personaggio che ha vagamente ispirato quello di Riccardo nel film di Rai 1 Mascaria. Per capire come si è conclusa nella realtà la vicenda che viene raccontata nel film Rai con Fabrizio Ferracane, è necessario leggere le parole di Francesco Greco, intervistato nel 2023 da Il Riformista. Il figlio di Rocco Greco che ha ispirato il personaggio di Pietro Ferrara oggi non è cambiato. Insieme ai fratelli Andrea e Paola e alla mamma Enza gestisce l’azienda ma il sistema continua ad essere inefficiente e soprattutto cancerogeno, questa l’amara verità descritta.

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Rocco Greco è il vero Pietro Ferrara: come si è conclusa la vicenda

Nello specifico il figlio di Rocco Greco ha rivelato che il Prefetto ha negato la richiesta da parte della sua famiglia di accedere ad un fondo di rotazione per le vittime di mafia. Un divieto inaspettato considerando che il tribunale aveva accolto la richiesta da parte della famiglia Greco. Il fondo di rotazione è uno strumento che è stato istituito nel 1999 e che prevede che lo Stato possa risarcire dei danni liquidati in sentenza tutti coloro che sono stati vittime di reati mafiosi. Il tribunale ha quindi stabilito che si tratta di questa casistica ma il Prefetto ha respinto l’accesso a questo fondo. Secondo Francesco Greco l’unico modo per uscire da questo immobilismo sarebbe quello di intentare un’altra causa ma lo stesso durante l’intervista non ha negato che la stanchezza e la delusione potessero prendere il sopravvento. La vicenda dell’uomo che ha ispirato il film Mascaria rischia di non essere servita a nulla considerando che quel sacrificio non è stato riconosciuto pienamente dallo Stato. La famiglia Greco però non molla e va avanti, un impegno quotidiano grazie ai valori trasmessi da Rocco. Il figlio Francesco spera che le cose cambino ma si aspetta una mano tesa da parte dello Stato nei confronti degli imprenditori puliti, un sostegno e una protezione per combattere la mafia.

Valerio Moggia

Nato a Novara nel 1989, è il curatore del blog Pallonate in Faccia, ha scritto per Vice Italia e Rivista Undici, e collabora con la rivista digitale Linea Mediana.