Grande attesa per Nero a metà 3, nuova stagione dell’apprezzata serie TV con Claudio Amendola e Miguel Gobbo Diaz. I fan si cimenteranno in un nuovo caso particolarmente complesso, che farà da spina dorsale a questo ciclo di episodi. Ad arricchire lo show, ovviamente, vi saranno svariate indagini “minori”. Un titolo di grande successo, sempre molto apprezzato dal grande pubblico.
Sapete dov’è stata girata la serie Nero a metà 3? La location cardine non è mai cambiata dalla prima stagione. Di seguito, però, oltre a riportarvi la città in questione, che tutti i fan conoscono ovviamente, forniremo anche alcuni dettagli specifici. Vi siete mai chiesti, ad esempio, dove si trovi il commissariato di Guerrieri?
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Nero a metà 3 dove è stato girato
La location principale di Nero a metà, fin dalla prima stagione, in onda nel 2018, è la città di Roma. Questa non fa semplicemente da sfondo. Si tratta, di fatto, di uno dei personaggi della storia raccontata in questa serie TV acclamata. Claudio Amendola, Miguel Gobbo Diaz e il resto dell’ottimo cast si muovono per le sue vie, principali o meno, tentando di risolvere casi ordinari e ben più complessi.
Abbiamo avuto modo di scoprire la capitale in lungo e in largo nelle prime due stagioni, con Nero a metà 3 che aggiunge alcune interessanti location a quelle già ben note. Una di quelle più viste è rappresentata dal Rione Monti. È uno dei luoghi più frequentati del centro di Roma, sede del commissariato dove si svolgono le indagini dei protagonisti.
La periferia viene spesso mostrata, soprattutto quando si tratta di crimini difficili da spiegare, che costringono a indagare in ogni angolo possibile. È questo il caso della sparizione di Clara nella terza stagione. Negli anni la produzione ha gettato lo sguardo sull’area del Tevere, così come nel Rione Esquilino. Domina ovviamente lo splendido centro storico ma vi sono anche molti interni girati. I laboratori e il centro di medicina legale, ad esempio, sono stati ambientati presso l’Istituto nazionale per le malattie infettive dello Spallanzani e il Policlinico Casilino. A ciò si aggiunge il lavoro negli studi televisivi e cinematografici, così da ricreare scene al chiuso, tra appartamenti e altri locali.
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