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Cosa ha detto Fiordaliso per meritare la squalifica dal Grande Fratello 2023 punto la stessa frase razzista fu pronunciata da Fausto Leali

Si va verso la prima squalifica ufficiale del Grande Fratello 2023 e a beccarla sarebbe Fiordaliso. Per la cantante di Non voglio mica la luna non c’è solo una richiesta da parte dei social, in particolare i fan dei Beabaldi che vedono di cattivo occhio l’artista perché secondo loro contro la nuova coppia. A pesare come una spada di Damocle sul collo di Marina, suo vero nome, c’è un pesante precedente quello di Fausto Leali che lascia poco scampo alla salvezza dell’inquilina. Nel video virale che abbiamo allegato al nostro articolo si vede un breve estratto con la frase esplicita pronunciata da Fiordaliso che vale la squalifica, a prescindere anche dal contesto in cui è stata pronunciata. È palese che non ci sia l’intenzione di voler essere razzista nel suo “lavoro come un ne**o”, questo però non basta per impedire che possa passare un messaggio sbagliato, tra l’altro è un contenuto che viola il regolamento del Gf da sempre. Approfondendo la questione con testo della frase, cosa ha detto Fiordaliso non è altro che pronunciare un intercalare, un modo di dire che però risulta sbagliato. Era in giardino con Rosy Chin, stavano chiacchierando amabilmente, lo si può notare anche dal video perché erano sorridenti e divertite, e si stavano confrontando su chi più e chi meno si occupa dei servizi domestici all’interno della casa del Gf. Parlando di se stessa Fiordaliso ha detto di lavorare molto utilizzando un modo di dire molto diffuso quanto insitamente razzista. Negli anni Settanta il termine utilizzato dalla cantante era largamente diffuso, un sinonimo di nero che si può ritrovare, ad esempio, anche in molte canzoni come i Vatussi. Il problema è che sia come sostantivo che come aggettivo deriva da traduzioni che risalgono anche a secoli precedenti, all’epoca della schiavitù e porta con sé un significato dispregiativo, veniva utilizzato con un annesso significato di inferioritá. Solo vent’anni dopo con l’arrivo in Italia della politica lì corretto si è bannato questo neo a favore di un altro modo di comunicare punto tornando alla squalifica di fiordaliso dal Grande Fratello 2023,4 si può affermare che nonostante non ci fosse palesemente dolo e volontà razzista, la frase va comunque condannata.

Fiordaliso squalifica: il precedente Fausto Leali

Sono solo eccezioni le ultime due edizioni del Grande Fratello Vip che hanno visto non punite delle frasi sopra le righe, insulti e atteggiamenti razzisti. Uno di questi esempi è sicuramente lo scontro tra Katia Ricciarelli e le sorelle Selassie. Moglie di Pippo Baudo si rivolse con un fare volutamente offensivo definendole scimmie, con un connotato che si commenta da solo. Alfonso Signorini precisò che in quell’edizione non ci sarebbe stato alcuna esagerazione moralista, che si era stati troppo severi in nome della politica di correct nelle scorse annate e che quindi non si sarebbe preso alcun provvedimento disciplinare. Diverso invece il nuovo corso voluto dall’ editore Pier Silvio Berlusconi, che anche in conferenza stampa aveva lasciato intendere che si stava esagerando e che avrebbe desiderato che si fosse tornati alle prime edizioni del Gf, quando era tutto più pacato e naturale. Per questo c’è un dubbio sulla squalifica di Fiordaliso che ha utilizzato lo stesso termine che vide fuori dal Grande Fratello 2020 Fausto Leali. Rivolgendosi Enock Balotelli il cantante di Mi manchi fu categorico nel definirlo ne**o nel senso di razza. Quando Alfonso Signorini gli comunicò il provvedimento disciplinare più temuto all’interno della casa, lo stesso conduttore quanto il concorrente erano consapevoli che forse non c’era connotato razzista ma questo tipo di messaggio non poteva essere tollerato a prescindere. Chissà se sarà lo stesso per Fiordaliso o se verrà ignorata la richesta di squalifica.

Claudio Cafarelli

Giornalista pubblicista, laurea in Economia, fondatore di Contrataque nel 2012 e di MinutiDiRecupero nel 2020. Appassionato di SEO e ricerca di trend, ho lavorato come copywriter e content manager per agenzie italiane e straniere con particolare attenzione alla scrittura e indicizzazione di contenuti. Dopo aver coltivato una lunga esperienza nella scrittura di trasmissioni televisive e radiofoniche, lavoro per l'agenzia di marketing digitale Jezz Media come responsabile editoriale per l'Italia. Mi occupo della costruzione di piani editoriali facendo riferimento ad analisi trend e volumi di ricerca in chiave SEO e della stesura ed ottimizzazione di articoli e testi per siti web