Justice League, come finisce e significato

Justice League, come finisce e significato

Justice League è un film DC del 2017 diretto da Zack Snyder. La sua storia è però alquanto complessa, considerando come l’allontanamento per motivi famigliari del regista spinse Warner Bros a sostituirlo con Joss Whedon. Ad oggi abbiamo dunque due versioni del film.

L’arrivo di Joss Whedon ha stravolto l’equilibrio sul set di Justice League. Negli ultimi anni molti attori hanno denunciato il suo comportamento. La critica e il pubblico hanno devastato la sua versione, che pare fosse un montaggio monco dell’idea originale di Zack Snyder. La differenza è stata evidente con il lancio di HBO di Justice League – Snyder’s Cut. Ecco, dunque, i due differenti finali.

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Come finisce Justice League, differenze con Snyder’s Cut

La Snyder’s Cut di Justice League ha rimescolato enormemente le carte. Si è passata da un film criticatissimo a uno dei prodotti migliori che la DC abbia sfornato negli ultimi anni. Il nuovo montaggio ha apportato delle modifiche anche al finale, introducendo una forte connessione con Dawn of Justice. Alcune storie dei singoli protagonisti sono state variate in maniera sensibile, offrendo al pubblico un barlume di speranza per un multiverso nel prossimo futuro (cosa che si sta realizzando).

Ecco cosa accade nel finale di Justice League di Joss Whedon. Vinta la battaglia, Bruce restituisce alla madre di Clark casa sua. Rimette in piedi Wayne Manor, così da tramutarla nella base operativa del gruppo di eroi. Diana decide di diventare un’eroina, mentre Barry ottiene un lavoro presso il dipartimento di polizia. Victor, invece, collabora con suo padre per migliorare l’armatura. Superman fa invece ritorno a Metropolis, così come Aquaman ad Atlantide, reclamando il trono.

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Durante i titoli di coda vediamo Flash e Superman fare una gara di velocità. Nella seconda scena, invece, si scopre che Lex Luthor è evaso da Arkham. Ha assoldato il mercenario Slade Wilson, ovvero Deathstroke, per mettere insieme un gruppo di supercriminali. Porte aperte, dunque, alla Injustice League.

Ecco cosa accade nel finale di Justice League di Zack Snyder. Vi sono svariati tagli in questa versione. Sparisce la corsa tra Flash e Superman, per dirne una. Soprattutto non vediamo Lex Luthor fuggire dal carcere. Si fa capire come la direzione che prenderà la saga sarà ben differente da quella indicata da Whedon nel 2017. Si va verso il multiverso. A indicare tale possibilità è la lunga scena che vede come protagonista Bruce Wayne. Per la seconda volta mettiamo piede nella sequenza Knightmare. Si tratta di un futuro apocalittico apparso a Batman. Una prospettiva sempre più vicina. Scopriamo altri sopravvissuti alla caduta della Terra, assistendo anche a un dialogo splendido tra il cavaliere oscuro e Joker. Grandi novità, così come il monologo di Lois Lane.

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Justice League location

Sono svariate le splendide location sfruttate per le riprese di Justice League. Il lavoro ha avuto inizio ad aprile 2016 negli Studi Leavesden della Warner Bros. Questi sono in Inghilterra. È qui che è stato girato il finale della pellicola. Si è partiti dalla conclusione per consentire a Gal Gadot di prendere parte al film. L’attrice era infatti già nella contea dell’Hertfordshire per Wonder Woman.

Restando nel Regno Unito, altre riprese sono state effettuate a Londra e in Scozia. Ci si è poi sposati oltreoceano, negli Stati Uniti, per la precisione a Los Angeles. Impossibile però non indicare come luogo più suggestivo della produzione l’Islanda. Cast e crew sono stati ospiti del piccolo villaggio di Djupavik, che ha fatto la conoscenza della magia di Hollywood.

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