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Con la definizione dell’affare Ibrahimovic Milan, la squadra allenata da Stefano Pioli si ritroverà con una importante individualità in rosa.

L’affare Ibrahimovic Milan è ormai in via di definizione. I rossoneri sembra abbiano sbaragliato la concorrenza rappresentata prima di tutto dal Napoli di Rino Gattuso per avere l’attaccante svedese. Ma diversi altri erano i club soprattutto italiani interessati alla 38enne ex punta del Los Angeles Galaxy. Ibra ha lasciato il club californiano a parametro zero dopo un anno e mezzo contraddistinto da diverse prodezze a livello personale ma da nessun titolo conseguito.

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Ad ogni modo la sua esperienza in MLS è stata positiva ed è servita al calciatore per dargli ulteriore consapevolezza, semmai ce ne fosse stato il bisogno, di voler provare a fare la differenza ad un livello ancora più alto. Ed ora nessun ostacolo sembra esserci per questa reunion Ibrahimovic Milan, con il calciatore e la società lombarda che si ritrovano sette anni dopo. La prima esperienza assieme era stata molto positiva, con lo svedese che contribuì in maniera determinante alla conquista di quello che è attualmente l’ultimo scudetto conseguito dal Diavolo, nella stagione 2010/2011.

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Ibrahimovic Milan, come cambia il gioco dei rossoneri

Ed ora ci si chiede in che modo cambierà il gioco della squadra. Difficile che Stefano Pioli si discosti dall’attuale modulo 4-3-3, che prima della rovinosa disfatta prenatalizia di Bergamo stava cominciando a fare intravedere delle cose buone in termini di gioco e di risultati. Tra i più deludenti del Milan di questa stagione continua ad esserci Piatek. Colui che dovrebbe essere il terminale offensivo di riferimento non riesce ad ingranare. Ed ora si parla anche di una possibile cessione al Red Bull Lipsia a gennaio. Sarebbe proprio Ibrahimovic ad alternarsi al posto suo, avendo come vice il giovane portoghese Rafael Leao. Che comunque resta pure meno inconcludente di Piatek. L’ex Genoa verrebbe sacrificato perché gode comunque di maggiori richieste. E fornirebbe alle casse rossonere una liquidità importante.

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Lo svedese dovrà essere un valore aggiunto a prescindere dagli schemi

Presupponendo che Ibrahimovic resti sempre in forma da qui a giugno, sarebbe lui quindi il nuovo centravanti titolare. Alle sue spalle agirebbe la coppia Suso-Calhanoglu, con anche le frequenti sovrapposizioni sulla sinistra di Theo Hernandez, tra i più positivi del Milan quest’anno. Dal canto suo Ibra dovrebbe apportare una maggiore fisicità in avanti. Da lui ci si attendono sponde, una maggiore predisposizione a giocare in verticalizzazione ed una fisicità in favore della squadra milanese difficile da contrastare. Con l’augurio in casa rossonera che la sua presenza possa servire ad accendere proprio gli stessi Suso e Calhanoglu, fino ad oggi alquanto deludenti e discontinui. Possibile anche una variante 4-3-1-2 con il turco trequartista ed Ibra con Leao o Piatek. La cui cessione non è comunque scontata.

 

Mariaclaudia Catalano

Giornalista pubblicista, inviata d’assalto classe ‘89, una vita in radio e al tg, content editor per vocazione. Convertita al SEO non posso più farne a meno

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